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Nuoto, Cristina Chiuso: “Italia con tante punte, ma prevedo quattro podi alle Olimpiadi di Tokyo”

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Il conto alla rovescia procede velocemente e i Giochi Olimpici di Tokyo si avvicinano. La Nazionale italiana di nuoto è chiamata a confermare i grandi risultati ottenuti nelle manifestazioni passate, con la consapevolezza che nella rassegna a Cinque Cerchi il livello si innalzerà a dismisura perché tutti i Paesi, ormai, portano avanti una programmazione quadriennale che punta alla massimizzazione delle prestazioni nel corso dei Giochi.

In questa chiave gli Europei che inizieranno oggi a Budapest (Ungheria) e caratterizzeranno tutta la settimana saranno importanti per fare un confronto tra alcuni dei protagonisti che vedremo in Giappone. Parlare, quindi, di prova generale non è una forzatura. A fornire delle chiavi di lettura interessanti relativamente a quello che la competizione continentale ci riserverà e sulle ambizioni in generale dell’Italia è stata Cristina Chiuso, ex nuotatrice/velocista di alto livello e grande esperta del panorama natatorio, nell’intervista concessa a OA Sport (in collaborazione con Sport2U) nell’ultima puntata di Swim2U.

Credo che gli Europei saranno importanti non solo per l’Italia, ma anche per altri Paesi. La selezione olimpica è ancora aperta e questa manifestazione potrebbe essere un’occasione, quindi mi aspetto che si vada veloce. Per quanto riguarda la Nazionale, Cesare Butini e la Federazione hanno fatto un grande lavoro perché la squadra è compatta e le punte sono diverse. Questo è favorito dall’inserimento di giovani di qualità e da seconde linee che hanno accresciuto il proprio livello“, le parole di Cristina.

Facendo alcuni nomi, Gregorio Paltrinieri ha già messo in mostra dei chiari segnali di vitalità, considerando i tre ori europei nel nuoto di fondo. In questo senso, secondo Chiuso un carico di gare così importante è giusto in funzione delle Olimpiadi: “E’ assolutamente giusto avere questo approccio proprio per quello che accadrà a Tokyo, dove il programma però sarà rovesciato: prima la piscina e poi le acque libere. Parliamo di un atleta che macina tanti km al giorno e quindi può sostenere uno sforzo del genere. A maggior ragione, non vi è allenamento migliore che gareggiare e, in una stagione così particolare per Covid nella quale di competizioni ce ne sono state poche, ogni occasione va sfruttata“.

Pensando ai Giochi, poi, la Nazionale si presenta come quella degli estremi: da un lato Federica Pellegrini alla quinta partecipazione e dall’altro Benedetta Pilato alla prima. Il parere di Cristina è interessante sul loro avvicinamento: “Mi auguro che entrambe vadano a Tokyo per divertirsi e godersi le gare senza troppe tensioni. Federica, lo sappiamo, deve un po’ vincere questo fantasma delle Olimpiadi perché se si fa un confronto tra quello che ha ottenuto nei Mondiali e quanto ha raccolto ai Giochi la differenza c’è ed è innegabile. Per cui mi auguro che lei possa gareggiare con divertimento e senza troppa pressione. Per Benedetta il discorso è diverso proprio perché, in teoria, queste Olimpiadi non facevano parte dei programmi, ma lei ha saputo giovare del rinvio di un anno ed è molto cresciuta nei 100 rana. Ambizioni da medaglia? Per i 200 stile libero donne credo che nuotare 1’54” sia la condizione per farlo e Federica dovrà ripetere i suoi migliori tempi per centrare questo obiettivo; per Pilato è complicato anche perché non dimentichiamoci che una rivale l’ha già in casa e si chiama Martina Carraro (bronzo mondiale ndr.)“.

E quindi a Tokyo quanti podi ci possiamo aspettare? “Sinceramente io credo che quattro medaglie siano un target realistico e so che questa prospettiva possa apparire un po’ scarna, ma il concetto è il seguente: non parto dal presupposto che le tante punte che abbiamo buchino o facciano male, ma più che altro mi aspetto dai grandi Paesi (USA e Australia ndr.) che sappiano tirar fuori atleti che ancora non conosciamo. Per questo, fare delle valutazioni ora è difficile per il semplice fatto che le possibilità di podio non sono poche per gli azzurri, ma la certezza non c’è e quindi è da vedere alle Olimpiadi se davvero si potrà ambire alle medaglie oppure ritrovarsi in quarta o in quinta posizione“.

 VIDEO-INTERVISTA CRISTINA CHIUSO

Foto: LaPresse

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