Nuoto
Nuoto, Europei 2021: pagelle 23 maggio. Pilato, Panziera e Quadarella vincono da favorite. Finalmente le miste!
SIMONA QUADARELLA 10 Impeccabile ed esaltante. Siamo sicuri che questo 400 non sia la sua gara? Regala emozioni forti, aspetta il momento giusto e quando cambia passo spezza le gambe a tutte le rivali con una accelerazione micidiale che lascia sul posto Egorova e spegne sul nascere le velleità di rimonta di Kapas. Doppio tris d’oro per lei. E’ già leggenda ed è ancora giovanissima.
MARGHERITA PANZIERA 9 Cento metri di sofferenza, cento metri di dominio. Entra nel club ristrettissimo delle atlete azzurre capaci di confermarsi in Europa: Pellegrini, Quadarella, Filippi e adesso Panziera. Gara in crescendo, diversa dal suo cliché normale: la britannica Wood la segue nei primi 100 e forse la mette anche un po’ in difficoltà ma quando decide di cambiare passo non ce n’è per nessuno. Non si migliora nel tempo ma quello è lavoro per i prossimi due mesi. Nella prima frazione della staffetta raschia il fondo del barile e riesce comunque a trovare un crono più che dignitoso.
BENEDETTA PILATO 9.5 Il primo oro non si scorda mai, soprattutto se accompagnato, seppure in semifinale, da un record del mondo. Nuota la seconda prestazione di sempre sui 50 rana, paga una partenza non perfetta ma poi quando si distende è inavvicinabile per tutte le rivali. Dominatrice della specialità: è casa sua e potrebbe restarlo per molto tempo.
ALBERTO RAZZETTI 9 Alzi la mano chi si sarebbe aspettato un podio da questo atleta nei 400 misti dove era iscritto senza tempo. Già in mattinata tira giù sei secondi al personale e poi al pomeriggio con una gara straordinaria si prende l’argento alle spalle del ragazzino russo Borodin, con altri 3 secondi in meno al personale e il quinto crono stagionale al mondo. Va a colmare la lacuna italica sui misti e non è solo.
PIER ANDREA MATTEAZZI 7 Anche lui, come Razzetti, sbriciola il personale sui 400 misti con una gara di altissimo livello. Già al mattino strabilia centrando la finale, dove dà il meglio con due ottime frazioni centrali. Per essere competitivo ai massimi livelli deve sistemare lo stile libero ma è sulla strada giusta.
LORENZO ZAZZERI 6.5 Una finale è sempre una finale e la prima comporta anche un dispendio di energie mentali non indifferente. In un 50 stile libero non velocissimo sarebbe bastato tirare giù poco più di un decimo al personale per entrare nel gioco delle medaglie. Ha salito un ulteriore gradino ed è pronto per dare tutto ai Giochi.
ALESSANDRO MIRESSI 7 I 50 stile libero non sono ancora affare suo. In finale non trova una grande partenza e non riesce mai ad entrare in gioco per le medaglie. Si rifà in parte nella staffetta 4×100 mista, beffato però nel finale dal russo Minakov dopo una prima parte in cui aveva dato l’impressione di poter dare l’assalto all’argento. Resta comunque un Europeo indimenticabile: cinque medaglie, con l’argento dei 100 che brilla con quel tempo incredibile di 47″45. Oggi si mantiene in linea con un 47″21 lanciato.
ARIANNA CASTIGLIONI 6.5 Nei 50 aveva la possibilità di concedere il bis sul podio ma fallisce per poco più di un decimo l’appuntamento. Si rifà con gli interessi nuotando 1’05″66 lanciato nella frazione a rana della 4×100 mista. Una grande chiusura con tanto di podio per un Europeo che le restituisce il sorriso dei giorni migliori. Merita Tokyo, come riserva delle staffette (dovrà scendere comunque in vasca nelle batterie) e come riserva credibile in caso di problemi per Carraro o Pilato.
FEDERICO BURDISSO 7.5 Ma che bell’atteggiamento per il piemontese che nei 100 farfalla continua a migliorarsi e avvicina quel sub 51″ che è nel mirino e che lo proietterebbe nell’eccellenza anche di questa specialità. Nella staffetta mista getta in vasca tutta la grinta di cui dispone e se la gioca con Gran Bretagna e Russia, tenendo l’Italia a contatto delle due super potenze: 51″29 lanciato è un buon crono a meno di un’ora dalla finale individuale.
MARTINA RITA CARAMIGNOLI N.G. Scende in vasca per onor di firma nei 400 stile ma confessa di non stare bene. Peccato, perché la finale sarebbe stata alla portata.
SARA GAILLI 6 Combatte, non riesce a migliorarsi nelle batterie dei 400 stile ma chiude comunque in modo positivo il suo primo Europeo.
ALESSANDRO PINZUTI 6 Non c’era bisogno di strafare e lui porta a casa un 59″60 nella frazione a rana della staffetta mista utile alla causa.
PIERO CODIA 6.5 Un buon modo per lasciare un Europeo che non gli ha riservato tante soddisfazioni, soprattutto nei 100 farfalla. Buona gara, con la giusta determinazione. Tempo non straordinario ma primo posto conquistato.
NICOLO’ MARTINENGHI 7.5 La medaglia aiuta eccome ed ecco un bel sub 58″ lanciato al termine di 100 metri passati tutti a braccare con le unghie e con i denti Adam Peaty. Grinta e determinazione: quello che serve per crescere ancora.
ELENA DI LIDDO 7 Ha il merito di non mollare quando tutto, o quasi, sembra perduto. Non perde troppo da Svezia e Russia, sulla carta più forti e una bella fetta di medaglia è anche la sua.
FEDERICA PELLEGRINI 9 Nella situazione in cui tutti i nuotatori “umani” tirerebbero i remi in barca e si accontenterebbero del quarto posto, la Divina non si arrende. Punta Svezia e Russia come se avesse il radar del sottomarino, le avvicina, quasi le strega. La russa riesce a non farsi ipnotizzare, la svedese cade nella trappola e come non far correre la memoria indietro di sette anni quando a Berlino con una rimonta molto simile, la campionessa veneta trascinò alla vittoria la staffetta 4×200? Chiude il suo Europeo con cinque medaglie. Infinita.
Foto: LaPresse