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Nuoto, Europei 2021: Simona Quadarella per l’oro nei 1500, Martinenghi e Detti ci riprovano

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L’inno di Mameli è rimasto per troppi giorni nel cassetto del “fonico” della Duna Arena. E’ il momento di rispolverarlo in questa quinta giornata degli europei di Budapest che può regalare altre soddisfazioni alla squadra azzurra. non aspettiamoci la pioggia di medaglie dei giorni scorsi, però potrebbe arrivare la medaglia più bella, quella d’oro, se Simona Quadarella confermerà nei “suoi” 1500 stile libero quanto di buono mostrato ieri in batteria. La romana sta ogni giorno meglio, ieri ha dimostrato di essere la più forte di tutte e la gara di oggi è l’ultima chiamata per Martina Rita Caramignoli, entrata in finale con il settimo tempo, lontana dalla condizione dello scorso anno, ma pur sempre in grado di trovare un 1500 di qualità, si spera anche da podio.

Margherita Panziera sta prendendo la mira. la sua gara sono i 200 ma ieri in batteria e in semifinale ha dimostrato di poter dire la sua anche sui 100. Forse non è da podio perchè al suo fianco c’è chi va veramente forte ma se la può giocare per il bronzo, visto che Dawson e Toussaint sembrano inavvicinabili, magari con il record italiano.

A sorpresa ci sono due italiani in finale nei 50 farfalla, una specialità che non ha mai regalato particolari soddisfazioni ai colori azzurri. Ceccon si conferma atleta poliedrico ed estemporaneo, Codia come vede l’Europa si risveglia e sempre da quella famosa corsia 8 sa fare cose strabilianti come il terzo posto in batteria di oggi. Podio lontano a meno di errori clamorosi da parte dei big ma già esserci è importante.

Esserci è importante anche per Francesca Fangio che ha strappato l’ultimo tempo utile per andare a disputare la prima finale europea nei 200 rana: una crescita costante della livornese di stanza a Milano che oggi può gareggiare senza particolari pressioni. Comunque vada sarà un successo.

La mattinata vivrà alcuni momenti importanti in chiave azzurra, a partire dal tentativo di qualificazione alla finale, non proprio scontata, della 4×200 stile libero che, nel pomeriggio, proverà a prendersi una complicata qualificazione olimpica. Pellegrini dovrà scendere in acqua fin dal mattino per assicurare un tempo solido che permetta alle azzurre di scendere in acqua al pomeriggio: ci saranno Pirozzi e Gailli e poi serve una quarta duecentista credibile che potrebbe essere Panziera al pomeriggio.

Ci sarà la sfida a tre nell’ultima batteria degli 800 stile libero tra Paltrinieri, De Tullio e Detti. I primi due hanno attraversato momenti complicati al debutto in piscina ma hanno saputo prendersi una bella rivincita con il podio. Il livornese se la vuole prendere nella gara in cui è stato campione del mondo quattro anni fa esattamente alla Duna Arena. La condizione non può essere quella dei giorni migliori ma la rabbia e il desiderio di riscatto a volte possono fare miracoli.

La stessa rabbia che potrebbe muovere la rana a stantuffo di Nicolò Martinenghi, scottato dal quinto posto dei 100, rinfrancato dalla medaglia di bronzo della mista mista di ieri con un tempo lanciato soddisfacente e pronto a raccogliere la sfida dei 50 dove potrebbe finalmente salire su quel podio europeo a cui tanto ambisce. Con lui il compagno di allenamenti e finalista dei 100 Pinzuti e un buon Poggio.

La mattinata con le batterie e il pomeriggio con le semifinali vede ai blocchi anche le azzurre dei 100 stile libero: Di Pietro e Tarantino perchè Pellegrini (iscritta) si concentrerà sulla staffetta. Nei 200 misti donne altra finale nel mirino per Ilaria Cusinato e Sara Franceschi, mentre nei 200 dorso toccherà a Matteo Restivo e Lorenzo Mora provare d accedere quantomeno in semifinale.

Foto: Lapresse

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