Seguici su

Nuoto

Nuoto, Gabriele Detti fuori dal podio agli Europei. Dubbi sgraditi a 2 mesi dalle Olimpiadi

Pubblicato

il

Il peggior Gabriele Detti di sempre nei 400 stile libero europei affonda nella Duna Arena che quattro anni fa lo vide trionfare al Mondiale negli 800 stile libero dopo un bronzo dal peso specifico altissimo nei 400. Si possono trovare mille scuse per questa controprestazione e le motivazioni non mancheranno di certo ma si fatica ad accettare un Detti fuori dal podio in Europa quando l’oro va a Martin Malyutin con 3’44″18 e il bronzo a Rapsys, anche lui deludente ma almeno con una medaglia al collo, in 3’45″39.

Il livornese, da Gwangju in poi, non è più riuscito a nuotare sui livelli stratosferici che avevano caratterizzato la sua prima parte di carriera, costellata (per un totale di due anni di stop) da infortuni piuttosto seri e antipatici. Gabriele Detti è un fuoriclasse, un cavallo di razza ed è per questo che vederlo giù dal podio nella gara che predilige fa piuttosto male. Il 400 nuotato al mattino, piuttosto facile, lasciava ben sperare ma poi al pomeriggio i primi 200 metri nuotati sotto ritmo, in attesa di un cambio di marcia che non è arrivato mai, sono stati una zavorra micidiale per l’allievo e nipote di Stefano Morini.

L’obiettivo non erano gli Europei, a Riccione comunque si è visto un buon Detti, il ritiro in altura che ha lasciato il segno, il mancato scarico: tutte motivazioni plausibili a cui ci si aggrappa per spiegare una gara così anonima. Non ci attendeva sicuramente il Detti stratosferico dei giorni migliori, sarebbe stato folle, però qualche dubbio sale e i dubbi, a due mesi dalle Olimpiadi, non fanno benissimo.

E se a Gabriele Detti mancasse il confronto giornaliero che gli ha permesso di raggiungere livelli elevatissimo con l’amico e rivale Gregorio Paltrinieri che, giusto un anno fa, lasciava il gruppo di Ostia per mettersi nelle mani di Fabrizio Antonelli? La riprova si avrà solo nel prossimo mese, magari in vista del Sette Colli dove Detti avrà puntati molti occhi addosso visto che, ad un mese dai Giochi, la condizione dovrebbe essere molto vicina a quella ideale, visto il percorso del livornese.

Per ora è arrivato uno schiaffone, vedremo negli 800 quanto doloroso. Se è stata una giornata storta c’è da attendersi una reazione del campione del mondo 2017 della specialità, se invece manca la benzina starà a Stefano Morini metterne dentro quanto serve per ridare vigore ad un motore di altissima qualità come quello di Detti. A Tokyo Malyutin e Auboeck dovranno vedere Detti con il binocolo: dovessero essergli a tiro o addirittura davanti come oggi, l’Italia potrebbe perdere una delle sue punte di diamante ma ora è il momento di scacciare via i brutti pensieri e mettersi a lavorare a testa bassa, cosa che Detti sa fare benissimo e c’è da giurare che non si tirerà indietro.

Foto Lapresse

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità