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Nuoto, pioggia di medaglie per l’Italia agli Europei di Budapest: Paltrinieri d’argento dà il via alla serie azzurra

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Terza giornata di semifinali e finali nella piscina della Duna Arena di Budapest (Ungheria) in questa edizione 2021 degli Europei di nuoto in corsia. Pioggia di medaglie per i colori azzurri in questo day-3.

Partiamo dai 1500 stile libero maschile. L’atto conclusivo delle trenta vasche ha sorriso all’ucraino Mykhaylo Romanchuk (14’39″89), abilissimo a interpretare la gara e a precedere un Gregorio Paltrinieri, molto stanco dalle gare del nuoto in acque libere, ma orgoglioso e determinato. L’argento del carpigiano va quindi accolto con il sorriso, tenuto conto di tutto questo, e il 14’42″91 finale è un’ottima notizia in chiave Tokyo. A completare il quadro lusinghiero in casa Italia c’è stato il bronzo di Domenico Acerenza: il lucano è riuscito a distribuire magnificamente il suo sforzo, chiudendo in crescendo con il tempo di 14’54″36.

Neanche il tempo di respirare ed è stato subito tempo dell’atto conclusivo dei 100 stile libero maschili. Una gara pazzesca, con ben cinque atleti sotto i 48″, vinta dal fuoriclasse russo Kliment Kolesnikov (47″37), autore del nuovo record dei campionati. Tuttavia, l’azzurro Alessandro Miressi è stato fantastico: passaggio ai 50 metri in 22″70 e ritorno da 24″75. Alla fine della fiera è arrivato un argento in 47″45 e migliorato per la terza volta il primato italiano. In una prova dai contenuti stellari questa è una grandissima notizia per il velocista di Moncalieri. A completare il podio l’altro russo Andrei Minakov (47″74). I metalli sono poi arrivati tra le fila nostrane grazie ai 100 rana donne. Arianna Castiglioni (1’06″13) e Martina Carraro (1’06″21) hanno centrato l’argento e il bronzo, completando un’altra doppietta per la Nazionale. Oro alla svedese Sophie Hansson (1’05″69), oggi inarrivabile. Tuttavia, le azzurre hanno mostrato chiari segnali di vitalità e Carraro, in prospettiva Tokyo, ha motivi più che seri per essere soddisfatta.

In un piccolo intermezzo di semifinali, Thomas Ceccon ha staccato il biglietto per l’atto conclusivo dei 100 dorso, ottenendo un crono da 53″34 (settimo) nella graduatoria comandata da Apostolos Christou (52″77). Estromesso dall’atto conclusivo Kolesnikov, prosciugato dalla Finale dei 100 stile libero, mentre solo 15° nell’ordine dei tempi Simone Sabbioni (54″66). Obiettivo atto conclusivo centrato anche da Ilaria Cusinato nei 200 farfalla donne (2’09″32), guidati nell’overall dalle due ungheresi Boglarka Kapas (2’07″25) e Katinka Hosszu (2’08″75). Eliminata Antonella Crispino (11ma in 2’10″74). Niente Finale invece dei 200 rana uomini per Edoardo Giorgetti (11° in 2’10″50).

E’ arrivata poi nella Finale dei 50 dorso donne la zampata di Kira Toussaint: l’olandese con il crono di 27″36 ha preceduto la britannica Kathleen Dawson (27″46) e la connazionale Maaike de Waard (27″74). Convincente a dir poco Alberto Razzetti che nei 200 misti ha ottenuto il pass per l’atto conclusivo: 1’57″39 per lui, con un’ottima frazione rana e secondo crono delle heat. Il migliore è stato il classe 2003 magiaro Hubert Kos (1’56″99, autore del record del mondo junior). Ne vedremo delle belle domani.

Federica Pellegrini, da par suo, ha risposto presente nei 200 stile libero: l’azzurra ha centrato il pass per la Finale gestendo con il crono di 1’57″30 (terzo del computo complessivo) e domani, pur non dichiarandolo apertamente, qualcosa di buono vorrà farlo. Avversarie saranno la campionessa in carica Charlotte Bonnet (1’57″30) e la britannica Freya Anderson (1’57″71). Attenzione poi alla ceca Barbora Seemanova (1’57″20, la migliore delle semifinali). Eliminata invece Stefania Pirozzi (11ma in 1’59″57).

Fuochi d’artificio nel finale per l’Italia, viste le medaglie negli atti conclusivi dei 200 farfalla uomini e della 4×200 sl maschile. Federico Burdisso ha migliorato il proprio record italiano e portato il limite nazionale a 1’54″28, conquistando un argento di pregevole fattura alle spalle dell’inarrivabile magiaro Kristof Milak (1’51″10, record dei campionati). A completare il podio l’altro ungherese Tamas Kenderesi (1’54″43). Ottavo l’altro azzurro Giacomo Carini (1’56″69).

E’ stato di bronzo invece il quartetto azzurro della 4×200 sl con il crono di 7’06″05. Stefano Ballo (1’47″30), Matteo Ciampi (1’46″17), Marco De Tullio (1’46″02) e Stefano Di Cola (1’46″56) hanno messo insieme una buona prestazione, preceduti dalla Russia (7’03″48, record dei campionati) e dalla Gran Bretagna (7’04″61).

Foto: LaPresse

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