Pattinaggio Artistico
Pattinaggio artistico: Tuktamysheva non si accontenta e rilancia: “Adesso il quadruplo toeloop”
Elizabeta Tuktamysheva è stata la grande protagonista dell’ultima annata sportiva di pattinaggio artistico. La sua reazione di gioia al Kiss & Cry dopo aver conquistata la medaglia d’argento ai Campionati Mondiali di Stoccolma ha commosso appassionati e addetti ai lavori, rapiti dalla sua storia e dalla sua esperienza: la pattinatrice russa, da veterana assoluta in una specialità dominata dalla colleghe più giovani, nonostante una stagione contrassegnata da diversi problemi è riuscita a conquistare risultati impronosticabili fino a pochi mesi fa, sfoggiando una condizione fisica invidiabile e una “fame” sportiva con pochi eguali.
Fermarsi qui? Neanche per sogno. Anzi. L’allieva di Alexei Mishin sogna i Giochi Olimpici di Pechino 2022, come confermato ai microfoni del magazine russo Sobaka in un’intervista concessa il 6 maggio 2021: “Qualcuno dice che l’argento a Stoccolma vale più dell’oro ad Osaka (per il World Team Trophy dove ricopriva il ruolo di Capitano) e della mia vittoria ai Mondiali di Shanghai nel 2015 – ha detto Tuktamysheva – Questo, ovviamente, non si può dire perché tutte le vittorie sono preziose. Ma pensa: mi sono allenata e preparata tantissimo ma ho quasi rischiato di vanificare tutto, in quanto a dicembre 2020 sono risultata positiva al Covid-19, ho perso quindi la quinta tappa della Coppa di Russia e dunque non ero certa di arrivare al Mondiale“.
La prossima sfida per Liza sarà quella di inserire nel programma libero un salto da quattro giri di rotazione, elemento con cui, insieme al triplo axel, già ampiamente in suo possesso, potrà tentare di ottenere una difficilissima convocazione in vista della rassegna a cinque cerchi: “L’argento in Svezia è stato soltanto l’ultima mia sfida. Adesso voglio atterrare il quadruplo toeloop e darò tutta me stessa per riuscirci“.
Un percorso dunque tortuoso ma allo stesso tempo vincente ed emozionante, condiviso dall’atleta insieme al Maestro Alexei Mishin, figura a cui la russa è legata fin dalla tenerissima età: “Gli occhi di una persona spesso parlano più delle parole. Negli occhi di Alexei Nikolaevic ho subito visto sostegno e fiducia. E abbiamo ancora uno splendido futuro davanti; fin dall’infanzia mi ha permesso di preparare elementi complessi. Alexei non è affatto incline a pretenziosi discorsi motivazionali, e questa è la sua forza: abbiamo una connessione energica senza parole e io trovo la motivazione in questo“.
Foto: LaPresse