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Ciclismo

Percorso Giro d’Italia 2021: le 21 tappe nel dettaglio. Svettano la Sacile-Cortina d’Ampezzo e la Verbania-Alpe Motta

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Il Giro d’Italia 2021 inizierà questo sabato con una cronometro totalmente pianeggiante, di 8,6 chilometri, la quale si snoderà tra le strade di Torino. Domenica, invece, andrà in onda la seconda frazione, la Stupingi-Novara di 179 chilometri. Essa non presenta grosse difficoltà dal punto di vista altimetrico ed è destinata a concludersi con uno sprint di gruppo. Lo scenario, invece, cambierà il di successivo, quando si affronterà la Biella-Canale di 190 chilometri. La tappa in questione, infatti, presenta un finale tortuoso con ben quattro salite brevi (Piancanelli, Castino, Manera, Guarene) ove i velocisti più puri potrebbero staccarsi.

Martedì 11 maggio è in programma la prima tappa con arrivo in salita di questo Giro d’Italia: la Piacenza-Sestola di 187 chilometri. Gli ultimi 100 chilometri di questa frazione sono estremamente tortuosi e il traguardo è posto in vetta a un’erta di 4,3 chilometri al 10% di pendenza media. Saranno di nuovo in scena i velocisti, invece, il giorno seguente, dato che la quinta tappa, la Modena-Cattolica di 177 chilometri, è completamente pianeggiante. Ma la prima settimana di questa Corsa Rosa è tutt’altro che banale e, allora, ecco che giovedì 13 ci sarà un’altra frazione con arrivo in quota: la Grotte di Frasassi-Ascoli Piceno di 160 chilometri. Nel tracciato di questa tappa saranno presenti tre ascese vale a dire la Forca di Gualdo (10,4 km al 7,4%), la Forca di Presta e l’ascesa conclusiva di San Giacomo (15,5 km al 6,1%).

Venerdì 14 maggio i corridori percorreranno la Notaresco-Termoli di 181 chilometri, una frazione per ruote veloci. Sabato 15, invece, toccherà alla Foggia-Guardia Sanframondi di 170 chilometri, una tappa che prevede, al suo interno, la salita di Bocca della Selva (19 chilometri al 4,6%) e il cui traguardo è posto in vetta a un GPM di quarta categoria. Il giorno seguente toccherà ancora agli scalatori nella Castel di Sangro-Rocca di Cambio di 158 chilometri. Questa frazione non presenta un metro di pianura e al suo interno sono presenti ben sei salite, anche se solo quattro sono considerate dei gran premi della montagna. L’erta in cima alla quale termina la tappa è lunga sei chilometri e ha una pendenza media del 6%. La prima settimana si concluderà lunedì 17 maggio con la L’Aquila-Foligno di 139 chilometri, ove troveranno nuovamente spazio gli sprinter.

Dopo il primo giorno di riposo, mercoledì 19 maggio il Giro riprenderà con la frazione degli sterrati: la Perugia-Montalcino di 162 chilometri. Ci saranno ben 35 chilometri di sterrati, per cui lo spettacolo è assicurato. Anche il dì seguente, inoltre, è presenta una tappa che si preannuncia interessante: la Siena-Bagno di Romagna di 212 chilometri. Non solo il tracciato è lungo, ma presenta al suo interno quattro salite da non sottovalutare, ovvero il Monte Morello (7,6 km al 6,6%), il Passo della Consuma (17,1 km al 5,7%), il Passo della Calla (15,5 km al 5,3%) e il Passo del Carnaio (10,8 chilometri al 5,1%). Venerdì 21 sarà la volta di una giornata tranquillissima con la Ravenna-Verona, 198 chilometri totalmente pianeggianti.

Sarà la quiete prima della tempesta dato che sabato ci sarà la Cittadella-Monte Zoncolan di 205 chilometri. Il Mostro della Carnia verrà affrontato dal versante di Sutrio (14 km all’8,5%). Il giorno seguente toccherà alla Grado-Gorizia di 147 chilometri, una tappa che strizza l’occhio a chi vuole andare in fuga dal mattino. Lunedì 24 maggio la seconda settimana si concluderà con la frazione regina di quest’edizione della Corsa Rosa: la Sacile-Cortina d’Ampezzo di 212 chilometri. Quest’autentico gioiello prevede le scalate di La Crosetta (11,6 km al 7,1%), del Passo Fedaia (14 km al 7,6%), del Passo Pordoi (11,8 km al 6,8%) e del Passo Giau (10 km al 9,3%).

Il secondo giorno di riposo rappresenterà una vera e propria boccata d’ossigeno dato che mercoledì 26 maggio si riprenderà con un’altra frazione con arrivo in quota: la Canazei-Sega d’Ala di 193 chilometri. Nel finale i corridori dovranno affrontare l’accoppiata composta da Passo di San Valentino (14,8 km al 7,8%) e Sega d’Ala (11,2 km al 9,8%). Il dì successivo toccherà alla Rovereto-Stradella di 231 chilometri, una frazione quasi totalmente piatta con un finale, però, molto tortuoso. Non è scontato che si concluda con una volata di gruppo. Venerdì 28, invece, ci sarà un’altra tappa assai impegnativa: la Abbiategrasso-Alpe di Mera. Il traguardo è posto in cima a un’ascesa di 9,7 chilometri al 9% di pendenza media.

Il penultimo giorno di gara presenta la seconda frazione, in assoluto, più dura di quest’edizione della Corsa Rosa. Si tratta della Verbania-Alpe Motta di 164 chilometri. Negli ultimi cento chilometri della tappa verranno scalate, nell’ordine, il Passo San Bernardino (23,7 km al 6,2%), il Passo dello Spluga (8,9 km al 7,3%) e l’Alpe Motta (7,3 km al 7,6%). Il Giro, infine, si concluderà domenica 30 maggio con una cronometro di 30 chilometri, totalmente pianeggiante, che parte da Senago e arriva a Milano.

Foto: Lapresse

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