Ciclismo

Remco Evenepoel: “Ero vicino alla depressione. Giro d’Italia? Una tappa verso le Olimpiadi”

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Così tanto tempo senza corse mi ha reso triste, vicino alla depressione. Voglio divertirmi e avere dei grandi ricordi con i compagni. Quale che sia il risultato finale, non è importante“. Remco Evenepoel si è presentato con queste parole alla vigilia del Giro d’Italia 2021, che scatterà sabato 8 maggio con una cronometro individuale per le vie di Torino.

Il giovane fuoriclase belga tornerà in gara proprio alla Corsa Rosa dopo quasi nove mesi di assenza dal gruppo, visto che il brutissimo incidente all’ultimo Giro di Lombardia lo ha costretto a una lunga riabilitazione. Uno stop infinito che ha mandato in crisi l’alfiere della Deceuninck-Quick Step, tando che non ha avuto paura a pronunciare la parole “depressione” in un’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport.

Il 19enne non ha grandi ambizioni a questo Giro d’Italia, almeno a parole: “Sono alla prima corsa dopo l’infortunio, non so come il mio corpo reagirà. Il mio obiettivo principale sono le Olimpiadi e il Giro d’Italia è sulla strada per Tokyo“. La forma sembra comunque esserci: “Sono in salute ed eccitato perché posso ritornare a correre. L’allenamento è andato bene, però la gara è un’altra cosa. Questo è un punto di domanda importante“.

Remco Evenepoel ha spiegato perché non ha preso parte ad altre gare prima di questo impegno sulle tre settimane: “Non c’era tempo e noi non avevamo fretta. Non era necessario“. Il belga parla anche del momento più difficile durante questo periodo: “Quando mi sono alzato dal letto per la prima volta. C’era anche un piccolo video passato sui social. Il momento più duro e più doloroso della mia vita, assieme alla caduta“.

Deceuninck – Quick-Step Cycling Team UFFICIO STAMPA

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