Superbike
Superbike, Mondiale 2021: i favoriti. Chi si opporrà alla settima sinfonia di Jonathan Rea?
Tutto pronto per la trentaquattresima edizione del Mondiale Superbike e, come capita ormai da diversi anni, la domanda iniziale è sempre la medesima: “Chi potrà opporsi al dominio assoluto di Jonathan Rea”? Nelle sei edizioni precedenti la risposta non è mai cambiata e dato l’esito di “Nessuno”. Il portacolori della Kawasaki ha vinto o, per meglio dire, cannibalizzato, gli ultimi sei campionati dedicati alle moto derivate di serie, fiaccando sul nascere ogni tentativo degli avversari.
E, oggettivamente, anche in questo 2021 (che presenta la cifra record di 13 rounds) il nativo di Ballymena parte con tutti i favori del pronostico. La sua Kawasaki Ninja ZX-10RR ha già ampiamente impressionato nei test pre-stagionali, per cui chi vorrà vincere il titolo nel Mondiale Superbike dovrà fare i conti proprio con il nord-irlandese, che al suo fianco avrà il fedele scudiero Alex Lowes.
Quali saranno, dunque, le alternative al “Re”? Iniziamo dalla Ducati che, come sempre, affila le armi in vista della nuova annata. La Panigale V4 R sarà in mano ad una coppia davvero interessante. Oltre al confermato britannico Scott Redding, arriva il nostro Michael Ruben Rinaldi che, dopo una bella gavetta, avrà la sua grande chance. Il duo è interessante, dato che unisce la solidità e l’esperienza del ventottenne di Gloucester e la ventata di freschezza del romagnolo. La moto c’è, i piloti non dovranno deludere, perchè contro un rivale come Jonathan Rea l’imperativo sarà: “mai distrarsi”. Rimanendo in Ducati non dimentichiamo anche Chaz Davies che, dal team ufficiale, passa al “Go Eleven” con la sensazione che, al netto di un talento sopra la media, forse il treno per il successo sia già passato; quindi Tito Rabat con la Panigale V4 R del team Barni.
Passiamo alla Yamaha. Dopo un 2020 da incompiuta, la casa giapponese presenta il duo del team Pata con la YZF-R1 di Toprak Razgatlioglu e Andrea Locatelli (che saluta la Moto2, mentre il team GRT vedrà ai nastri di partenza lo statunitense Garrett Geldoff con il nipponico Kohta Nozane. Quattro nomi, ma un solo reale candidato a lottare per i piani alti, ovvero il turco nativo di Alanya. Servirà la stagione perfetta, ma sarà sufficiente?
In casa Honda, invece, si prova a compiere un passo in avanti. Dopo uno sbarco tra mille squilli di tromba, il colosso giapponese non ha lasciato grandi notizie di sè negli ultimi mesi. Quest’anno il duo composto dallo spagnolo Alvaro Bautista e dal britannico Leon Haslam vuole diventare davvero protagonista, con una CBR1000RR-R che non vuole più solo far parlare del potenziale clamoroso, ma metterlo anche in pratica.
Chiudiamo con la BMW, una realtà dal potenziale ancora da scoprire ma che, come ha dimostrato negli ultimi anni, può piazzare qualche colpo qua e là nel corso dell’annata. La speranza è di diventare davvero competitivi, con piloti di grande garanzia. Il team BMW Motorrad schiera l’olandese Michael van der Mark e il britannico Tom Sykes, per cui due ottimi interpreti, mentre la RC avrà l’irlandese Eugene Laverty, con il team Bonovo MGM che ripresenterà il tedesco Jonas Folger. Un poker di piloti di livello, ma la M1000RR saprà prenderli per mano fino al grande risultato?
Foto: LiveMedia/Otto Moretti