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Tennis: Dayana Yastremska, una vicenda doping dai contorni sempre più oscuri

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Negli scorsi giorni una storia collaterale, ma non troppo, rispetto al tennis giocato agli Internazionali d’Italia si è trascinata dietro molte chiacchiere. Si parla della vicenda doping di Dayana Yastremska, con l’ucraina che ha tentato numerosi appelli, tutti respinti, per tornare a giocare il prima possibile.

Yastremska, va ricordato, è sospesa per positività al mestelorone, un anabolizzante, trovato nel suo corpo il 24 novembre; l’ufficializzazione dello stop è arrivata il 7 gennaio. L’ucraina si è sempre dichiarata innocente, e come si diceva ha tentato ogni strada possibile, fino a quella del CAS, per ritornare in campo, senza ottenere lo scopo prefissato.

La sua difesa si basa su una contaminazione da rapporto sessuale con il fidanzato, ma un nuovo dettaglio scovato dal giornalista tedesco Jannik Schneider ipotizza un quadro ancora più desolante (eufemismo): ci sarebbe infatti una storia Instagram del suddetto uomo, di fine febbraio, nel quale il diretto interessato spiegherebbe come il padre di Yastremska gli abbia chiesto di assumersi la colpa e sposare la tesi del rapporto sessuale quale causa della contaminazione. Il tutto gratuitamente, con tanto di esami del sangue e dichiarazione; a stoppare il tutto, però, ci sarebbe stata la necessità di effettuare il test del capello. Secondo il Der Spiegel, altre fonti confermerebbero questa versione.

Da parte sua, Yastremska ha rilasciato un breve e duro comunicato su Twitter, in cui ha definito la storia “falsa e diffamatoria”, affermando che i suoi legali contatteranno chi l’ha resa pubblica. Continua inoltre a professare la fiducia nel fatto che verrà assolta.

Foto: LaPresse

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