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Tennis, Flavio Cobolli e la voglia di stupire: Jannik Sinner e Lorenzo Musetti non sono soli in Italia…

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Il tennis italiano maschile è in fermento. Non se ne parla certo da oggi e i risultati del 2021 lo stanno a dimostrare: 3 tornei ATP vinti, nove giocatori questa settimana nella top-100 e tre nella top-30 sono dati non casuali.

Un circolo virtuoso innescato da chi, come Fabio Fognini, ha mantenuto a galla la barca nei momenti più difficili, ma che poi grazie al lavoro di collaborazione tra circoli privati e Federtennis ha portato a una sintesi. C’è voglia di competere ai massimi livelli e, contrariamente al passato, i tennisti e i loro tecnici non sono lasciati soli al proprio destino, perché un contatto diretto con la FIT c’è e questo è importante sotto tutti i punti di vista.

Un cambio di passo dettato dalla gestione di Filippo Volandri, in qualità di direttore tecnico e di capitano di Coppa Davis. Un’Italia che ha potuto mettere in mostra i gioielli Jannik Sinner e Lorenzo Musetti, quest’ultimo un po’ acerbo ma con grande talento, e potrebbe contare su un altro giocatore interessante come il romano Flavio Cobolli.

Recentemente vincitore del Future ad Antalya, il classe 2002 del Bel Paese ha trovato la sua settimana quasi perfetta nel Challenger di Roma 2: una finale raggiunta e persa contro l’argentino Juan Manuel Cerundolo (n.176 ATP, ventenne). Alla fine della fiera, il buon Flavio è salito al n.449 del mondo con un guadagno di oltre 400 posizioni. Numeri importanti, ma ancor più evidente è la consapevolezza del ragazzo in quello che sta costruendo. Non un tennista qualsiasi, uno sul quale il simbolico euro lo si può puntare,

Foto: Marta Magni Images / MEF Tennis Events

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