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Tennis, Jannik Sinner sta crescendo ancora: la stagione sul rosso regala buoni spunti in vista del Roland Garros
Lodare Jannik Sinner non è più una novità. Il tennista di Sesto Pusteria è sempre più sulla bocca degli appassionati con le sue prestazioni e in tanti colleghi non esitano a fargli i complimenti, predicendogli un radioso futuro. Dopo la finale di Miami l’azzurro si è buttato a capofitto dentro la stagione sulla terra rossa, ottenendo risultati che confermano la sua crescita come giocatore a tutto tondo.
In copertina va di diritto la semifinale di Barcellona, venendo battuto soltanto da Stefanos Tsitsipas, vincitore a Montecarlo. Jannik ha battuto nell’ordine Egor Gerasimov, Roberto Bautista Agut e soprattutto Andrey Rublev nei quarti di finale, sciorinando un tennis che mano mano va completandosi. Non solo bastonate da fondo, ma anche qualche variazione in più, tra slice e palle corte, e la sua ottima mobilità: sintomo di come il ragazzo stia mettendo in pratica gli allenamenti orditi da Riccardo Piatti rendendolo un tennista sempre più temibile.
Attorno al torneo catalano, una sfilza di secondi turni nei tre Masters1000 sul rosso, ma che pesano in maniera differente. I ko alla seconda partita a Montecarlo e Roma non possono suonare come delle bocciature; nel giro di un mese ha affrontato delle versioni tirate a lucido di Novak Djokovic e Rafa Nadal, cercando di imprimere alla partita il percorso a lui gradito. Un segnale di enorme personalità, così come il dispiacere di aver perso contro questi due mostri sacri del tennis contemporaneo: Sinner sa che c’è ancora del lavoro da fare per poter arrivare al loro livello e, invece di essere soddisfatto di aver giocato per lunghi tratti alla pari con loro, analizza i suoi errori che lo hanno portato al ko.
Discorso a parte invece la sconfitta contro Alexei Popyrin a Madrid, arrivata al termine di un match giocato male soprattutto nella seconda frazione, cosa che non si vedeva da tempo. L’azzurro ha sottolineato i suoi problemi di allergia, ma senza nascondersi dietro di loro, ammettendo candidamente come il suo avversario avesse giocato meglio. Possiamo etichettare l’avventura nella capitale spagnola nella categoria ‘incidente di percorso’. Ora inizia la preparazione verso il Roland Garros, con i quarti di finale dello scorso anno da difendere. A Lione subito un match di grossa cilindrata contro Aslan Karatsev, reduce in questa prima parte di stagione su terra dalla finale di Belgrado; un ulteriore test per farci capire dove è arrivato e dove potrà arrivare l’odierno numero 17 al mondo.
Foto: LaPresse