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Tennis, Jannik Sinner: “Studio per diventare numero uno, ma devo lavorare molto”

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Ambizione e umiltà nel lavoro. Spesso quando uno sportivo ha grandi obiettivi in testa viene fatto passare per presuntuoso, senza però considerare che il porsi certi target sia una componente indispensabile per essere un vincente.

Jannik Sinner, da questo punto di vista, non ha paura di voler essere il migliore di tutti, ma nella consapevolezza che il lavoro che lo aspetta sia molto lungo. Un banco di prova ci sarà oggi, nel 1° turno del torneo di Roma, opposto al talentuoso francese Ugo Humbert. Una sfida difficile per Jannik, al cospetto di un tennista molto insidioso, che con le sue traiettorie mancine può mettere in difficoltà chiunque.

Tuttavia, questi match sono funzionali a un processo di crescita nel quale Jannik ha bruciato le tappe, spingendosi fino alla posizione n.18 del ranking a 19 anni. In questo contesto, giocare a Roma, dà sensazioni particolare all’azzurrino: “Questo non è un posto come un altro. Soprattutto da tennista, giocare a Roma vuol dire provare qualcosa di unico al mondo“, le sue parole al Messaggero, aggiungendo: “Sto studiando per diventare un numero 1, e vincere a Roma vuol dire esserci riuscito o quasi…“.

Target prestigiosi, ma la consapevolezza che tutto questo costi caro in termini di sacrifici e di voglia di andare oltre: “La mia applicazione al tennis è aumentata ancora di più. Lavoro 5 o 6 ore al giorno. Il dialogare con Riccardo (Piatti ndr.) è un continuo, come se mi guidasse fra le esperienze che ha fatto, gli atleti che ha conosciuto e ha allenato. Mi trasmette la sua conoscenza“, ha sottolineato Sinner.

Foto: LaPresse

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