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Volley, i possibili convocati dell’Italia per le Olimpiadi. Certezze e ballottaggi ruolo per ruolo

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Idee chiare, quasi chiarissime per Gianlorenzo Blengini che in una settimana, poco più, si è alzato dalla panchina della Lube per andare a sedersi su quella dell’Italia in quella che dovrebbe essere l’ultima, intensa estate in azzurro per lui. Le scelte sui dodici giocatori da portare a Tokyo sono già praticamente fatte, resta qualche sfumatura, qualche aggiustamento da fare e in questo senso molto importante saranno le 15, ma si spera possano diventare 17, partite della VNL in programma a Rimini dal 27 maggio.

Iniziamo dalle certezze e sarebbe davvero una sorpresa se la scelta dei due alzatori fosse diversa dalla coppia formata da Simone Giannelli, il cui posto da titolare è blindatissimo, e Riccardo Sbertoli, che arriva da una bella stagione vissuta a Milano, con tanto di Coppa Cev sollevata. Il terzo incomodo potrebbe essere un altro protagonista della Superlega appena conclusa, Davide Saitta, che sta vivendo una “second life” straordinaria, prima a Ravenna e poi a Vibo, dopo l’esperienza francese ed è tornato a indossare la maglia azzurra dopo tanti anni.

L’opposto titolare, neanche a dirlo, sarà lo Zar, Ivan Zaytsev, in procinto di lasciare la “sua” Russia per tornare nella “sua” Italia per indossare la maglia di Civitanova campione d’Italia in carica. Uno dei dubbi potrebbe riguardare proprio il ruolo di secondo opposto: Gabriele Nelli ha fatto fatica in Russia, non è al meglio fisicamente ma parte ancora con un piccolo vantaggio su Luca Vettori, protagonista di tre quarti di stagione su livelli elevatissimi a Modena ma un po’ spento nel finale di stagione. Stavolta in Nazionale c’è e non gli dispiacerebbe far parte del contingente azzurro per Tokyo.

Al centro c’è l’imbarazzo della scelta ma l’impressione è che anche qui le scelte siano già fatte, a meno di cambiamenti dell’ultima ora. Intanto i centrali saranno tre, il primo dei quali sarà il campione d’Italia Simone Anzani, seguito a ruota da un leader dello spogliatoio come Matteo Piano e il terzo potrebbe essere Roberto Russo, reduce da una stagione complicata per via dei tanti problemi fisici ma in grande crescita nei play-off. Tanta voglia di rendere la vita difficile a Blengini da parte di Fabio Ricci e Daniele Mazzone, reduci da una stagione di buon livello ma al momento in seconda fila nella corsa alla chiamata per Tokyo.

C’è abbondanza anche nel reparto martelli ricevitori che fino a un paio di anni era quasi sguarnito di atleti di grande livello. L’esperienza è affidata a Osmany Juantorena, al suo probabile ultimo ballo in azzurro (anche se la Nazionale non rinuncerà a cuor leggero di un campione di tale portata) e a Filippo Lanza che quest’anno si è risollevato ed ha disputato un campionato da protagonista nelle file di Monza.

Per il resto largo ai giovani, con due atleti sopra a tutti gli altri ma anche un paio di possibili outsider da non sottovalutare. A Tokyo dovrebbero andare Daniele Lavia, uomo fondamentale nello scacchiere di Blengini che potrebbe addirittura schierarlo nello starting seven e Alessandro Michieletto, vero e proprio crack stagionale con la maglia di Trento, protagonista anche nella finale di Champions League e, seppur a soli 19 anni, già in grado di sobbarcarsi responsabilità importanti sia in attacco che in seconda linea. Le alternative, però, non mancano e sono tutte molto, molto interessanti, a partire da Francesco Recine, reduce da un campionato di altissimo spessore con la maglia di Ravenna, passando per un giovanissimo come Mattia Bottolo, titolare fisso a Padova, fino ad arrivare a due giocatori dotati di grande tecnica come Oreste Cavuto e Davide Gardini, rientrato dagli States, senza dimenticare Oleg Antonov, che Blengini considera settimo (sarebbe più giusto dire ottavo) uomo ideale.

Appassionante ma forse già decisa anche la corsa al posto di libero che sembra già vinta da Massimo Colaci, che per tecnica e temperamento è in cima a tutte le classifiche di gradimento di Blengini ma un balzo in avanti nella graduatoria del tecnico azzurro non può non averlo fatto Fabio Balaso, che Blengini ha allenato a Civitanova e che ha disputato una parte finale di stagione strepitosa. Federici e Scanferla, convocati per la VNL, rappresentano il futuro.

Foto Fivb

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