Seguici su

Vela

America’s Cup, domani l’annuncio: Auckland o estero? Dalton: “Denaro insufficiente”. Young: “Non c’è l’albero dei soldi”

Pubblicato

il

Emergono novità importantissime riguardo all’incontro tra Grant Dalton, CEO di Team New Zealand, e il Royal New Zealand Yacht Squadron riguardo al futuro della America’s Cup. Oggetto del contendere è la località in cui disputare la prossima edizione della competizione sportiva più antica al mondo: i Kiwi vorrebbero abbandonare Auckland e accettare le generose offerte economiche estere (si parla dell’Isola di Wight, con gioia di Ineos Uk, ma anche di scenari mediorientali), mentre lo Yacht Club a cui fa riferimento vuole rimanere nel Golfo di Hauraki.

Grant Dalton ha parlato addirittura davanti a 400 soci del circolo velico spiegando ufficialmente di avere rifiutato un’offerta del Governo Nazionale di 100 milioni di dollari neozelandesi (circa 60 milioni di euro): “Avete letto che l’offerta è stata di 100 milioni, in realtà era di 99… Sono un sacco di soldi, ma quella somma di denaro non è sufficiente. Avremo un nuovo accordo nel giro di due giorni? Probabilmente no, ma questo non significa che si andrà all’estero. Dobbiamo tutti calmarci un po’“. A questo punto non è detto che la Copppa America se ne vada via da Auckland, la situazione è ancora più complessa di quello che si pensava questa mattina.

Dalton ha poi parlato con i giornalisti e ha affermato che l’ultima cosa che voleva era un ripetersi di quanto accadde nel 2003, quando la sua squadra venne depredata dei suoi migliori talenti (si riferisce all’operazione avviata da Alinghi): “Quella è stata una delle peggiori tragedie sportive della storia della Nuova Zelanda (la vela è sport nazionale insieme al rugby, ogni sconfitta di NZ e degli All Blacks viene vissuta come un dramma, ndr). Noi speriamo di poterci allenare qui, costruire la barca qui, avere una World Series qui. Penso che l’offerta del Governo sia equa”.

Aaron Young, Commodoro di RNZYS, sembra essersi calmato dopo addirittura le minacce di agire in via legale: “Team New Zealand ha ben poco nelle sue casse per montare una difesa e potrebbe essere che non abbiamo altra scelta se non quella di andare all’estero. Dobbiamo tenere presente che abbiamo la Coppa per merito loro, senza di loro il trofeo non sarebbe al piano di sopra. La America’s Cup è una questione di soldi, non c’è un albero dei soldi. Dalton sta facendo del suo meglio e ha sempre tirato fuori il coniglio dal cilindro, ma questa volta è ancora più difficile“. E a margine viene fatto notare che il title sponsor Emirates ha registrato una perdita annuale di 7,7 miliardi di dollari neozelandesi.

Notizia importantissima, proprio dell’ultimo minuto: domani mattina verrà dato un annuncio ufficiale sul futuro della Coppa America, il Governo e il Consiglio di Auckland starebbero preparando un comunicato.

Foto: Lapresse

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità