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Atletica, Campionati Italiani 2021. Tutte le sfide di Rovereto con un occhio a Tokyo

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Tre giorni per completare una squadra ambiziosa e ricca di carte quantomeno da finale. La rinascita dell’atletica azzurra passa da Rovereto dove da domani a domenica si disputano i Campionati Italiani Assoluti, ultimo step per formare il gruppo che rappresenterà l’Italia a Tokyo. Non tutte le star azzurre sono in pedana e in pista ma buona parte sì e dunque si preannuncia una due giorni ricchissima di emozioni e di gare di buon livello.

UOMINI

L’uomo più atteso dei campionati è il neo-primatista italiano dei 100 metri Marcell Jacobs che quest’anno ha corso in 9”95, proverà a giocarsela con i giganti della specialità a Tokyo e domenica a Chorzow è rientrato dopo un piccolo infortunio (che lo ha tenuto comunque fuori dalle competizioni per oltre un mese) correndo in 10”06. Jacobs va a caccia del suo quarto titolo consecutivo anche perché il suo rivale più accreditato, il finalista mondiale Filippo Tortu, non ci sarà, così come Lorenzo Patta che sta recuperando da un fastidio all’adduttore post Europei a squadre, dove si era molto ben comportato. I rivali di Jacobs saranno il giovane Matteo Melluzzo, Wanderson Polanco, Antonio Moro, Roberto Rigali, Andrea Federici, il primatista italiano della 4×100 Federico Cattaneo. Nel 200 è battaglia tra Fausto Desalu e Antonio Infantino:  Desalu campione italiano nel 2016 e 2017 ma vincitore di gare importanti, anche della Diamond League nell’ultima stagione, Infantino campione nazionale nel 2019 e 2020. Da podio anche il primatista italiano della 4×100 Davide Manenti e Diego Aldo Pettorossi.

La sfida forse più attesa in assoluto è quella dei 400 metri con i protagonisti di una 4×400 che promette benissimo in prospettiva olimpica: Davide Re, primatista italiano con 44”77 nel 2019, il campione uscente Edoardo Scotti, l’altro finalista mondiale della staffetta Vladimir Aceti: tre uomini per il gradino più alto del podio ma non è finita qui perché possono dire la loro su alti livelli Lorenzo Benati, Brayan Lopez e Robert Grant, che con ogni probabilità andrano a completare l’organico della staffetta olimpica.

Nei 110 ostacoli l’attesa è per Paolo Dal Molin, bronzo nei 60 agli Euroindoor di Torun ma tra il medagliato continentale e il titolo italiano ci sono Hassane Fofana che ha pareggiato il personale con il 13”44 di Ginevra, Lorenzo Perini (13”63 al Golden Gala), Franck Brice Koua, che ha trionfato tra gli under 23 con un 13”56 ventoso.

Nei 400 ostacoli Alessandro Sibilio è il grande favorito e sta vivendo la stagione della consacrazione con quattro risultati da 49”70 in giù, con il 49.25 di Savona e con il doppio successo agli Europei a squadre (ostacoli e staffetta) come risultati da palmares di ottimo livello. L’avversario numero uno potrebbe essere Gabriele Montefalcone, che quest’anno ha raggiunto i 49”83, il campione uscente Mario Lambrughi, il tricolore under 23 Leonardo Puca e il redivivo José Bencosme.

Si muove qualcosa anche nel mezzofondo anche se l’eccellenza è ancora piuttosto lontana. Negli 800 il favorito numero uno è Il sette volte campione italiano Simone Barontini che quest’anno ha corso il personale in 1’46”63 a Sollentuna. Attenzione anche a Giovanni Filippi, Leonardo Cuzzolin e Abdelhakim Elliasmine, Enrico Riccobon e Gabriele Aquaro. Nei 1500 sarà possibile battaglia tra Joao Bussotti e Yassin Bouih, che quest’anno hanno ritoccato i loro personali facendo segnare rispettivamente 3’36”65 e 3’37”34. Le alternative sono Mohamed Zerrad, Nesim Amsellek e David Nikolli. Nei 3000 siepi, assalto al minimo olimpico per Yohanes Chiappinelli, che al momento sarebbe qualificato dalla porta del ranking, e per Ala Zoghlami. Già qualificati Osama Zoghlami e Ahmed Abdelwahed, entrambi assenti. A proposito di assenti  si preannuncia battaglia nei 5000 metri senza Yeman Crippa e Iliass Aouani. I favoriti sono Pietro Riva, i i gemelli Samuele e Lorenzo Dini, Dario De Caro.

La gara più attesa in pedana è il triplo che non vede al via Andrea Dallavalle (17,35 quest’anno) ma ci sarà la possibilità di ammirare per la prima volta in Italia Emmanuel Ihemeje esploso negli Stati Uniti con il successo NCAA indoor (17,26) e il bis all’aperto (17,14). Occhio anche a Simone Forte, 17,07, a Tobia Bocchi,  16,90 ventoso e Simone Biasutti. Filippo Randazzo, reduce da una prima parte di stagione di altissimo spessore, è il favorito numero uno nel salto in lungo. Ha saltato 8,05 regolare a Savona, 8,11 ventoso a Gateshead vincendo in Diamond League, poi ha trionfato agli Europei a squadre di Chorzow: in Trentino è in pole per la sesta vittoria tricolore in sette edizioni. I suoi rivali sono Antonino Trio, Reda Chahboun, Andrew Howe e Simone Cairoli, all’ultima gara in carriera. Nell’alto assente Gianmarco Tamberi (in gara domenica a Leverkusen, in Germania), a contendersi il titolo saranno Marco Fassinotti, Eugenio Meloni e Stefano Sottile. Nell’asta sta preparando la sorpresa Claudio Stecchi che non è iscritto ma nelle prossime ore deciderà se debuttare a Rovereto o rinviare ancora l’esordio.

Nei lanci, dopo il 21,71 del Golden Gala di Firenze, Leonardo Fabbri vuole stupire anche a Rovereto. Ci sarà anche Nick Ponzio, pesista da 21,72 nel 2020, bisnonno siciliano, che ha ottenuto la cittadinanza italiana il 15 giugno e un altro naturalizzato come Zane Weir, due volte oltre i ventuno metri nel 2021, 21,11 in inverno e 21,05 in maggio. In gioco per il podio anche Riccardo Ferrara, Lorenzo Del Gatto e anche Sebastiano Bianchetti. Nel disco sarà battaglia tra Nazzareno Di Marco e Giovanni Faloci, rispettivamente a  63,83 e 63,50 quest’anno ma attenzione anche a Alessio Mannucci, Enrico Saccomano e Carmelo Musci. Nel martello il favorito è Simone Falloni che in aprile ha raggiunto 76,33 ma guai a sottovalutare il veterano Marco Lingua, imbattuto dal 2016 agli Assoluti tra estate e inverno. Le alternative sono Giorgio Olivieri e   Giacomo Proserpio. Nel giavellotto attenzione alla sfida tra Roberto Orlando e Mauro Fraresso, con Norbert Bonvecchio terzo incomodo.

Dario Dester ha optato per gareggiare soltanto nell’asta e quindi i favoriti del Decathlon sono Lorenzo Naidon e Lorenzo Modugno. Nella marcia Francesco Fortunato punta al decimo titolo tricolore nella 10 km ma le alternative non mancano: Federico Tontodonati, Michele Antonelli e Giorgio Rubino.

DONNE

I 100 metri al femminile sono tra le gare più combattute della rassegna e il pronostico è quanto mai aperto: Gloria Hooper, Anna Bongiorni, Vittoria Fontana, Irene Siragusa, Dalia Kaddari, Zaynab Dosso, Johanelis Herrera e Alessia Pavese si giocheranno il titolo e molte di loro saranno protagoniste anche nella distanza doppia. Finali di alto livello e con grande incertezza, impreziosite dalla presenza in blocco delle componenti della 4×100 campione del mondo. Nei 400 la favorita è la campionessa uscente Alice Mangione che si è migliorata a 51”74 quest’anno, ha vinto il titolo iridato della 4×400 mista e se la dovrà vedere con Mariabenedicta Chigbolu, Anna Polinari, Raphaela Lukudo, Virginia Troiani, Eloisa Coiro e Petra Nardelli. Non ci sarà, invece Trevisan.

Nei 100 ostacoli si preannuncia battaglia tra Luminosa Bogliolo ed Elisa Di Lazzaro che si è aggiudicata l’ultimo confronto diretto sabato scorso a Madrid. Nei 400 ostacoli le “veterane” Ayomide Folorunso e Yadisleidy Pedroso dovranno sfoderare tutta la loro esperienza per fronteggiare gli assalti di Linda Olivieri ed Eleonora Marchiando, protagoniste di un’ottima stagione fin qui.

Nel mezzofondo i fari sono puntati sulla sempre più promettente Nadia Battocletti, reduce dal minimo olimpico nei 5000 metri con 14’58”73, miglior tempo azzurro dal 1997. La trentina sarà al via nei 1500 metri ed è subito sfida diretta con Gaia Sabbatini, a soli tre centesimi dallo standard olimpico con il 4’04”23 di Firenze. Protagoniste di questa gara anche Federica Del Buono, Marta Zenoni e Giulia Aprile. Nei 3000 siepi la favorita è Martina Merlo (9’37”72 a Nizza), terza italiana di sempre nella specialità. La sua rivale è Anna Arnaudo che però potrebbe optare per i 5000. Attenzione anche all’azzurra argento a squadre a Birmingham, Rebecca Lonedo. Negli 800 metri attesa per Elena Bellò che se la vedrà con Serena Troiani ed Eleonora Vandi.

Curiosità per vedere all’opera, nel salto in lungo, Larissa Iapichino dopo il ribaltone tecnico che l’ha portata alla corte del papà Gianni. Superata la maturità, l’azzurra sta cercando di trovare la giusta concentrazione in vista di Tokyo dopo una parte di stagione un po’ travagliata. La rivale principale è Laura Strati, finalista a Torun, che punta ad un posto per Tokyo ma attenzione anche a Eleonora Filippetto ed Elisa Naldi). Nell’asta voglia di riscatto, dopo lo prova negativa del Golden Gala per la neo-primatista italiana Roberta Bruni, che quest’anno ha saltato 4.70. Le alternative non mancano: Elisa Molinarolo, Sonia Malavisi, Helen Falda.

Stagione fin qui positiva nel triplo per Dariya Derkach che la scorsa settimana ha saltato 14,31 a un solo centimetro dallo standard per le Olimpiadi. Con lei in gara anche Ottavia Cestonaro e Veronica Zanon. Nel salto in alto ci sono tutte le punte azzurre in gara da Elena Vallortigara ad Alessia Trost, da Erika Furlani a Rebecca Pavan e Marta Morara.

Nei lanci l’atleta più attesa è Sara Fantini che con il 72,31 nel martello di sabato a Madrid si è issata fino al terzo posto all time in Italia. Lo standard a cinque cerchi è poco lontano: 72,50. Le sue avversarie potrebbero essere Cecilia Desideri, Lucia Prinetti e Rachele Mori. Nel disco Daisy Osakue vuole tornare ai suoi standard più elevati ma dovrà fare i conti soprattutto con una agguerrita Stefania Strumillo. Attenzione anche a Valentina Aniballi. Nel peso, la capitana azzurra Chiara Rosa punta al titolo numero 29, il diciannovesimo consecutivo. Striscia lunga anche per Zahra Bani che nel giavellotto di titoli ne ha vinti già 16 ma si dovrà guardare dalle emergenti Sara Jemai e Carolina Visca, oltre a Emanuela Casadei.

Sveva Gerevini sarà assente per problemi a un piede nell’Eptathlon che vede la sfida tra Marta Giaele Giovannini e Federica Palumbo. Outsider Eleonora Ferrero, Lucia Quaglieri ed Elisa Tosetto. Federica Curiazzi, Lidia Barcella e Beatrice Foresti si contenderanno il titolo della 10 km di marcia, gara dedicata alla memoria di Anna Rita Sidoti.

Foto Fidal Colombo

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