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Atletica, Filippo Tortu: “Ho più potenza e sono appesantito. Non faccio i 200 per colpa del Covid”

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Filippo Tortu non sta vivendo il miglior momento della sua carriera. Il velocista azzurro è reduce da due prestazioni deludenti il 10”18 di Rieti dello scorso 22 maggio e il 10”30 di sabato a Ginevra. Due prove decisamente al di sotto delle aspettative.

Tortu in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport ha spiegato i motivi della sua debacle: “In entrambe le occasioni ho corso male, non come mi aspettavo. Ho sbagliato tecnicamente e, non essendo supportato da un super fisico, il minimo errore pesa tanto sulla prestazione“.

Nonostante le gare non proprio convincenti il velocista è sicuro del lavoro che sta svolgendo: “In allenamento ho migliorato tutti i personali: in ogni distanza e nelle prove di forza. Devo imparare a sfruttare la maggior potenza del motore. Se no finisce che mi appesantisco, mi abbasso di bacino e non ho il lanciato“.

Niente paura, però, in vista delle Olimpiadi di Tokyo che sono lontane solo 45 giorni: “Sono deluso e arrabbiato. Ma non dimentico la frazione di 4×100 ai Mondiali di staffette a Chorzow a fine maggio con quel 9”09 lanciato. Devo reagire: due brutte gare non mi affliggono”.

In chiusura Tortu ammette che è stato costretto a rinunciare ai 200 a causa del Covid: “A oggi l’unico effetto è che anche quest’anno ho dovuto rinunciare ai 200. L’altro giorno ho incontrato la ticinese Del Ponte, oro europeo indoor dei 60. Ha subito le stesse conseguenze“.

Foto: LaPresse

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