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Atletica, Marcell Jacobs torna dopo l’infortunio: convincente 10.06. “Ci siamo, ho avuto conferme”

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Marcell Jacobs è tornato in maniera convincente dopo lo stop di un mese dovuto a un problema all’adduttore sinistro. Il velocista azzurro non gareggiava infatti dal 13 maggio, quando a Savona siglò il nuovo record italiano dei 100 metri (9.95, quattro centesimi meglio rispetto a quanto fatto da Filippo Tortu nel 2018). Il nativo di El Paso si è rimesso in gioco a Chorzow (Polonia), dove è andato in scena il Memorial Janusz Kosocinski, tappa del Continental Tour di livello silver.

Il 26enne ha completato la sua fatica con un convincente 10.06, tempo positivo visto che il Campione d’Europa dei 60 metri indoor ha dovuto recuperare da un infortunio negli ultimi 38 giorni. L’allievo di Paolo Camossi ha vinto la gara precedendo il gambiano Ebrima Camara (10.16) e l’ivoriano Arthur Cissè (10.25), giganteggiando nella fase lanciata dove ha superato Camara. Prova davvero di efficacia quando ormai manca un mese alle Olimpiadi di Tokyo 2021, anche perché questo crono è il terzo della sua carriera (oltre al 9.95 del primato va annoverato il 10.03 di due anni fa a Padova).

Marcell Jacobs, che nel prossimo weekend sarà impegnato ai Campionati Italiani Assoluti a Rovereto, ha dichiarato ai microfoni della Fidal: “Un rientro così mi dice che ci siamo, l’obiettivo era liberare la mente da tutti i pensieri che potevano esserci dopo un infortunio, ritrovare le sensazioni e correre senza fastidi: così è stato e sono contentissimo. Erano importanti questi aspetti più che il tempo, che comunque è quello che mi aspettavo per questa gara. Poi magari con un po’ di vento alle spalle si poteva fare ancora meglio. Ho sentito un po’ di fatica in fondo, negli ultimi dieci metri, forse perché mi manca ancora un po’ di lavoro. E non mi è piaciuto il tempo di reazione (0.178, ndr) e in generale l’uscita dai blocchi, l’ho trovata macchinosa, al rallentatore“.

Il primatista nazionale ha proseguito: “Il gambiano Camara mi è scappato via subito. Però ho pensato soltanto a me, non mi sono preoccupato. Va bene così. Ho ‘rosicato’ tanto in queste ultime settimane senza gare, è stato frustrante doversi fermare dopo un inizio come quello di Savona. Ora però ho le conferme che servivano. Mi vedrete agli Assoluti e poi in un paio di tappe della Diamond League, probabilmente Montecarlo e Londra/Gateshead”.

Nello stesso meeting va segnalata la prestazione di Alessia Trost: 1.93 alla prima prova, stagionale migliorato di due centimetri, ma standard olimpico a 1.96 fallito (comunque dovrebbe volare ai Giochi in virtù del ranking). La friulana è seconda dietro all’australiana Eleanor Patterson (1.96).

Foto: Fidal/Colombo

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