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Basket: Danilo Gallinari e gli altri. I giocatori NBA in finale di Conference che devono saltare i Preolimpici per date contemporanee
C’è una lista di giocatori europei che saranno costretti a non giocare i tornei Preolimpici con le loro Nazionali a causa di una situazione di sovrapposizione di date. L’ha creata la NBA, che ha iniziato la stagione il 22 dicembre con 72 partite, portando i playoff a giocarsi lungo giugno e luglio, in piena concomitanza con gli eventi che qualificano per le Olimpiadi. Il tutto a partire dalle finali delle due Conference, Eastern e Western, perché i Preolimpici si disputano durante queste ultime, mentre le NBA Finals si giocano nel periodo che intercorre tra i quattro tornei di qualificazione e la rassegna a cinque cerchi vera e propria (anzi, gara-7, in teoria, è prevista il 22 giugno con l’inaugurazione olimpica il 23).
Partiamo dal caso che ci interessa più da vicino, e cioè quello degli Atlanta Hawks. La loro presenza in finale di Eastern Conference, battendo i Philadelphia 76ers, significa automaticamente che Danilo Gallinari e Bogdan Bogdanovic non potranno raggiungere rispettivamente Italia e Serbia a Belgrado. L’uomo nato l’8 agosto 1988 si è rivelato tra i fattori decisivi del passaggio del turno degli Hawks, con la rubata su Embiid e schiacciata in contropiede del 98-92 a meno di un minuto dalla fine che ha di fatto chiuso i conti. Il serbo, invece, ha rischiato di farsi davvero male in gara-6, anche se lo spavento è passato nel giro di poche ore. Gallinari sarà l’unico giocatore NBA azzurro non a Belgrado, mentre la Serbia ne conta quattro, Bogdanovic compreso: il nuovo MVP della regular season Nikola Jokic, Aleksej Pokusevski e Alen Smailagic.
Anche la Grecia dovrà fare a meno di due dei suoi uomini di spicco, i fratelli Giannis e Thanasis Antetokounmpo. Resta vero che il più celebre dei due ha un ruolo molto più importante nei Milwaukee Bucks, e l’ha avuto anche nella gara-7 che ha consegnato la finale di Western Conference alla sua franchigia. Nel basket europeo, prima di raggiungere Giannis, Thanasis si era però distinto bene, e in un contesto come quello di Victoria, in Canada, avrebbe potuto dare il suo contributo. Rick Pitino, ad ogni modo, non se ne preoccupa troppo: in una delle dichiarazioni rese alla stampa, peraltro, ha lodato fortemente l’atteggiamento di Kostas Sloukas, definendolo come qualcosa di fondamentalmente inedito per lui, lungo tutti i decenni della sua lunga e pluridecorata carriera da allenatore.
Capitolo Croazia: con Bojan Bogdanovic che è riuscito a raggiungere i suoi compagni a Spalato, tale missione sarà sostanzialmente impossibile invece Dario Saric e Ivica Zubac, che hanno appena cominciato la finale di Western Conference tra Phoenix Suns e Los Angeles Clippers. Il primo non è stato particolare protagonista nell’esordio della serie (2 punti in 11 minuti), ma il sorriso l’ha avuto perché sono stati i Suns a passare in vantaggio. Il secondo, invece, è dall’altra parte della barricata con i Clippers, disputando peraltro una valida gara-1 da 9 punti in 18 minuti. Se tutto finisse entro gara-4, che è nella notte italiana tra 26 e 27 giugno, i tempi tecnici per giungere in terra croata sarebbero davvero piccoli, troppo piccoli per poter pensare a un contributo. Il tutto, peraltro, cozzerebbe con la realtà di una serie che si prospetta molto lottata, anche con l’assenza di Kawhi Leonard per i Clippers, un colpo durissimo da digerire per la franchigia alla prima volta tanto avanti nei playoff.
Una nota a margine: non si considerano qui quei giocatori che, pur usciti dai playoff, hanno rinunciato ugualmente a giocare i loro Preolimpici (esempi ne esistono in diverse selezioni delle 24 in lizza).
Foto: LaPresse