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Basket femminile, Italia-Serbia 81-86 dts: le pagelle delle azzurre. Lorela Cubaj sugli scudi, Zandalasini, partita difficile
Dura da digerire la sconfitta per l’Italia: all’esordio europeo le azzurre sono state sconfitte dalla Serbia per 81-86 dopo un tempo supplementare e dopo aver guidato a lungo nell’incontro. Di seguito le pagelle delle azzurre dopo l’esordio a Valencia.
Jasmine Keys, 6.5: nella prima metà di gara è intensa, ma va in difficoltà contro le lunghe serbe rimediando tre falli. Riesce ad andare meglio nella ripresa, garantendo rimbalzi e solidità vicino a canestro, confermando così i miglioramenti effettuati nel corso della stagione.
Nicole Romeo, 6: Genio e sregolatezza, ma non è in fondo una novità. Può piazzare la tripla del +6, ed essere soprattutto quella certezza in lunetta che non guasta mai, ma la costanza all’interno della stessa partita non sempre è il suo forte.
Martina Bestagno, 6.5: 12 punti, 8/8 in lunetta, tanta furbizia e soprattutto tanta sostanza. A Venezia ha vissuto la miglior stagione della carriera e anche in azzurro ha mostrato perché è un punto di riferimento importante. Tornerà utilissima anche nelle prossime due partite.
Debora Carangelo, 6,5: la palla persa del 74 pari non deve inficiare il giudizio su di lei, se non altro perché è stata triplicata e l’angolo di passaggio per Pan era praticamente nullo. Semmai, va sottolineato il fatto che ha giocato una partita di sostanza, realizzando un paio di triple in momenti importanti (come a inizio overtime) e ha fatto commettere il quinto fallo ad Anderson.
Cecilia Zandalasini, 6: la partita della superstar azzurra va vista con occhi dettagliati. Le cifre dicono di 18 punti, ma dicono anche di un sanguinoso 6/20 dal campo con 4/9 da 2 e 2/11 da tre. Una giornata, la sua, figlia in qualche modo forse anche della stagione che è stata costretta a vivere al Fenerbahce, oltre che della stanchezza di 37′ in campo a lungo andare. I lampi li ha, sia in attacco che in difesa, e in alcuni casi trascinano anche il clan azzurro, ma pesano alcune scelte (figlie in parte della stanchezza) nell’ultimo quarto e nel supplementare. Inusuale, inoltre, lo 0/2 ai liberi sul +4 poco prima dell’aggancio serbo.
Francesca Pan, 6: è vero che di punti ne mette 9, ma è altrettanto vero che sono figli di un 3/10 dal campo. Ha vissuto giornate migliori in campo, ma stiamo certi che la rivedremo a Valencia.
Valeria De Pretto, sv: Non è scesa in campo.
Olbis Andrè, 6.5: all’inizio soffre (come del resto un po’ tutta l’Italia) contro Krajisnik, poi riprende in mano le redini della sua partita e tira fuori una performance di buona sostanza, che passa più dai rimbalzi (6) che dai punti (5).
Sabrina Cinili, 5.5: 12′ in campo, 0/3 al tiro, ma più in generale la sensazione è quella che non si trovi nel suo elemento.
Beatrice Attura, sv: 4’26” con una sola tripla presa e sbagliata, e per il resto troppo poco per poter dire che abbia realmente lasciato un segno sulla partita.
Lorela Cubaj, 7: non bastano i 9 punti, 6 rimbalzi e 5 assist (che sono comunque dati più che buoni) a definire la sua giornata. Sostanza a rimbalzo, presenza sotto canestro e tanta tecnica caratterizzano la sua partita. Da Georgia Tech è tornata con 12.5 punti e 11.5 rimbalzi di media, e oggi ha dimostrato anche perché e soprattutto come.
Elisa Penna 5.5: non una delle migliori partite per una delle colonne dell’attuale corso azzurro. Solo una tripla in 14’37” a segno.
All. Lino Lardo, 6: se ha una colpa, forse, è quella di non chiamare subito time out appena prima che si verifichi la rimessa su cui poi Carangelo viene triplicata. Ma la sua Italia c’è, lo segue. Adesso inizia la parte importante per lui: bilanciare i minuti di Zandalasini, quest’oggi 37 (con conseguente calo nel finale) e soprattutto ridare morale alla squadra.
Foto: fiba.basketball