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Basket: Napoli rivede la Serie A con la GeVi, battuta Udine nella finale dei playoff promozione

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Dopo 13 anni, situazioni più o meno infruttuose di far rinascere il basket in città, Napoli ritrova il sapore della Serie A. La GeVi (abbreviazione di Generazione Vincente, in questo caso anche di fatto) allenata da Pino Sacripanti raggiunge l’obiettivo battendo l’Old Wild West APU Udine, con il punteggio di 67-77 che vede il PalaCarnera espugnato nella decisiva gara-4 della finale dei playoff promozione in A2 (o meglio, una delle due finali, visto il format di quest’anno).

Partita con ambizioni alte fin dall’inizio, la squadra partenopea si è saputa ritagliare subito uno spazio importante nel girone rosso. Continua e fiera la lotta con Forlì e Scafati, anche loro da subito potenze del raggruppamento. E non potrebbe essere altrimenti, con una squadra che schiera Jordan Parks, Daniele Sandri, Josh Mayo, Andrea Zerini e Antonio Iannuzzi, che fino a pochissimi anni fa lottava (riuscendoci) per un posto in Nazionale. Ma sono solo i nomi principali: del resto, una buona fetta della squadra la Serie A l’ha vissuta (e in questo gruppo rientra anche l’ex Treviso Lorenzo Uglietti, già protagonista di quella promozione nell’annata 2018-2019). Particolarmente di rilievo la corsa a fine girone di ritorno della prima fase, con cinque vittorie consecutive in grado di issare Napoli fino alla testa della classifica insieme a Forlì.

La formula di quest’anno ha previsto una situazione particolare: la formazione di cinque nuovi gironi secondo le fasce di classifica, miste tra i due raggruppamenti. Nel caso, Napoli si è trovata a giocare nel girone bianco contro le tre migliori del girone verde, e cioè Tortona, Torino e Udine (cioè quelle che poi sono arrivate in fondo anche nei due tabelloni playoff insieme ai partenopei). In questa fase a orologio alternativa, la GeVi è rimasta al comando e si è guadagnata la prima testa di serie nel tabellone oro, dove ha ottenuto un facile 3-0 su Pistoia nei quarti e un meno semplice 3-0 in semifinale su Ferrara. A quel punto la finale con Udine, in cui i friulani l’occasione di violare il fattore campo ce l’hanno in gara-2, ma la falliscono. L’aggiunta importante, in questa fase decisiva, è quella di Christian Burns, sceso (come altri, altrove) direttamente da Brescia per dare una mano a cercare qualcosa di davvero tanto atteso dalla città. Operazione compiuta, con in mezzo anche la soddisfazione della Coppa Italia di categoria.

Questo il roster completo del Napoli Basket 2020-2021 all’atto della promozione: Andrea Zerini, Antonio Iannuzzi, Amar Klacar, Jordan Parks, Daniele Sandri, Pierpaolo Marini, Josh Mayo, Lorenzo Uglietti, Eric Lombardi, Christian Burns, Diego Monaldi.

Come si diceva, è il ritorno in A di Napoli dopo 13 anni. Le ultime stagioni a quel livello erano state caratterizzate dagli alti della Coppa Italia del 2006 con Lynn Greer quale simbolo in campo e dall’Eurolega dell’annata successiva, chiusa nella prima fase in un concitato finale contro la Benetton Treviso. Dopo il 2007-2008, partita piano e finita con la salvezza, è arrivata l’esclusione per inadempienze finanziarie.

Una parentesi diversa (e che Napoli non avrebbe di certo meritato di vedere) si ebbe nell’annata 2009-2010, con Gaetano Papalia che spostò la Nuova Sebastiani Rieti nel capoluogo campano, ma con grandi problemi economici che portarono alla fuga di tutti i giocatori a dicembre e alla disputa di una buona fetta di stagione con la squadra giovanile, con i risultati di conseguenza, fino all’esclusione completa a poche giornate dalla conclusione della stagione regolare.

Gli anni successivi sono stati caratterizzati da un proliferare di nuove società, molte delle quali con fortuna davvero risibile. La società attuale, inizialmente Cuore Napoli Basket, poi solo Napoli Basket, è partita dalla Serie B, ha subito centrato l’A2 solo per finire ultima (vicenda Reggio Calabria a parte) nel girone Ovest e retrocedere nei playout. Dopo aver acquisito il titolo di Legnano nel 2019, ha iniziato l’opera di costruzione che l’ha portata fino all’attuale punto. E con una presidenza, quella di Federico Grassi, che ha avuto il merito di riportare la pallacanestro a un più che valido livello di popolarità a Napoli.

Credit: Ciamillo

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