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Basket, Preolimpico 2021: la Serbia ai raggi X. Assenti Jokic e Bogdanovic, ma la rosa fa realmente impressione
Prende avvio domani il Preolimpico di Belgrado. La Serbia, in teoria, neanche avrebbe dovuto disputarlo: era la favorita per l’oro ai Mondiali di Cina 2019. La sconfitta ai quarti e le contemporanee vittorie di Francia (sugli Stati Uniti) e Spagna hanno però provocato due effetti: la necessità di qualificarsi nonostante la medaglia d’argento in carica e, in più, la fine dell’era di Sasha Djordjevic.
Andiamo a scoprire dunque gli uomini che Igor Kokoskov ha voluto nella caccia alla difesa dell’argento di Rio nonostante le tante defezioni (Nikola Jokic, Bogdan Bogdanovic, Alen Smailagic, Aleksej Pokusevski i principali, oltre a vari infortunati).
Miloš Teodosić ricopre il ruolo di capitano della formazione serba. Mago, in tutti i sensi, della Virtus Bologna dalla stagione 2019-2020. Per definirlo basterebbe una sola definizione di Kevin Durant a inizio 2021: “Il miglior passatore con cui sia mai stato in campo”. E si sono affrontati una volta sola. E dire che in NBA, per problemi di infortuni, Teodosic ci è rimasto poco e con Durant si è incontrato, da avversario, una volta sola. A volte, però, una basta. Solo per le cifre, quest’anno 15.4 punti e 6.9 assist di media in EuroCup, 12.7 e 6.7 in campionato. Ma, appunto, sono cifre. E non rendono l’idea di quello che si vede con gli occhi.
Filip Petrušev è un’ala-centro ventunenne che, dopo un paio di stagioni universitarie, ha deciso di lanciarsi nel professionismo con il Mega, a Belgrado. 211 cm per 107 kg, ha viaggiato a 23.6 punti e 7.6 rimbalzi di media. La sua interpretazione del gioco vicino a canestro è tipicamente slava, perché alle ottime doti fisiche aggiunge una tecnica di ottimo livello. A Gonzaga aveva fatto molto bene nel secondo anno prima di tornare in patria.
Nemanja Bjelica gioca in NBA con i Miami Heat. A 33 anni, l’ala di 208 cm per 106 kg ha vissuto una stagione in calando, dopo la migliore annata della sua carriera, la precedente con i Sacramento Kings. Attenzione al suo range di tiro da tre punti: quando sta bene il 40% lo sorpassa agevolmente.
Nikola Kalinić è uno degli uomini più conosciuti dell’Europa cestistica, e non solo per la faccia assai caratteristica. Al Valencia dopo cinque anni di Fenerbahce, l’ala di 203 cm per 105 kg ha spesso vissuto a cavallo tra il quintetto base e la panchina. In Spagna ha viaggiato intorno ai 10 punti di media tra Liga ACB ed Eurolega, ma quando si tratta di esserci nei momenti caldi, lui c’è eccome.
Dragan Milosavljević è da poco passato con il Mega, a Belgrado, dopo quattro anni all’Unicaja Malaga. Guardia di 198 cm per 91 kg, è stato in realtà davvero sfortunato negli ultimi due anni: durante la preparazione ai Mondiali di Cina 2019 si è rotto il legamento crociato, dovendo stare fuori per 15 mesi. Per di più, l’Unicaja lo ha messo alla porta nello scorso febbraio. Forse è la maggiore delle incognite.
Stefan Jović gioca da play e nelle ultime due stagioni è stato al Khimki Mosca, attualmente travolto da problemi finanziari molto seri. Molto a intermittenza la sua annata, un po’ per guai suoi e un po’ per quelli della squadra. Sarà il cambio di Teodosic, ma sarebbe titolare in quasi qualunque altra versione della Serbia.
Vasilije Micić ha una sola definizione: figura di spicco. Solo così si può definire uno dei trascinatori dell’Anadolu Efes, 196 cm per 92 kg, verso una storica prima Eurolega. L’ha conclusa assestando colpi durissimi al Barcellona, con i 25 punti in finale. Ne ha 16.7 di media nel continente, e il bello (o il brutto a seconda dei punti di vista) è che può segnare letteralmente come e quando vuole.
Dejan Davidovac è tra i volti più nuovi della formazione serba. Guardia-ala piccola della Stella Rossa, 203 cm per 95 kg, è stato di discreto uso nell’ultima Eurolega con 7.2 punti di media. Non dovrebbe essere tra i principali protagonisti, ma qualche minuto lo troverà.
Aleksa Avramović in Italia lo conosciamo, e anche bene: ha giocato a Varese dal 2016 al 2019, esplodendo nella terza con oltre 17 punti di media e quasi il 40% da tre a partita. Molto bello da vedere in campo, play-guardia di 192 cm per 87 kg, è poi andato in Spagna, prima all’Unicaja e poi all’Estudiantes.
Ognjen Dobrić è compagno di squadra di Davidovac alla Stella Rossa. Guardia-ala anche lui, 200 cm per 93 kg, è spesso uscito dalla panchina con il club biancorosso mettendosi in luce con 8.3 punti di media e soprattutto il 45.6% da tre. Come a dire che è meglio stare attenti a lui quando mette piede in campo.
Danilo Anđušić la Virtus Bologna lo ha avuto diversi anni fa (stagione 2013-2014), ma nel frattempo è diventato un signor interprete del ruolo di guardia. A trent’anni, con i suoi 195 cm per 92 kg ha innalzato tantissimo il livello del JL Bourg: sarà uno degli uomini da tenere d’occhio come potenziale sorpresa.
Boban Marjanović non è certo una novità. 32 anni, esperienza al servizio di 224 cm e 132 kg che usa con i Dallas Mavericks quando serve, può far vedere le sue qualità più in Europa che al di là dell’Oceano con i Dallas Mavericks dal momento che è poco usato. Potenzialmente un rebus per le difese, non è proprio l’ideale da mandare in lunetta, visto che tira sempre con oltre il 70% (in certe stagioni anche oltre l’80%).
Foto: LaPresse