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Basket, Preolimpico Belgrado 2021: le avversarie del girone dell’Italia. Insidia Senegal col dubbio

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Senegal, Porto Rico. Queste le avversarie dell’Italia nel Preolimpico di Belgrado, che partirà martedì e, per gli azzurri, vedrà il via mercoledì proprio con la sfida a una delle migliori selezioni africane, per poi proseguire con una squadra che, attraverso la sua storia, ha regalato al mondo sia ottimi giocatori che risultati apparentemente insperati.

Mercoledì 29 ci sarà la sfida al Senegal. Una sfida che, peraltro, è al momento sottoposta a qualche dubbio perché la relativa federazione ha fatto sapere che ci sono stati quattro positivi al Covid-19 in squadra e che, per questo motivo, è stata annullata l’amichevole con la Germania. Una richiesta alla FIBA è stata inoltrata per comprendere il da farsi.

Senza conoscere l’identità dei quattro colpiti dal virus, è facile individuare l’arma in più dei senegalesi. Senza i tre giocatori NBA, il punto forte è Pierria Henry, un’ottima ultima stagione al Baskonia e prossimo proprietario della cabina di regia del Fenerbahce. Il blocco è per buona misura quello dei Mondiali 2019, con il centro Youssoupha Ndoye che al tempo fu il miglior realizzatore con 11.8 punti di media. Squadra a forte impostazione locale con alcuni elementi anche in Francia e Spagna, quella senegalese.

Tra questi è da ricordare Ibrahima Faye, ala grande che nella prossima stagione giocherà in Eurolega con l’AS Monaco dopo una stagione spettacolare ad Anversa (15.1 punti e 6.8 rimbalzi di media in EuroCup). Il duello con Achille Polonara potrebbe risultare molto interessante. Da tenere d’occhio anche l’ala Maurice Ndour, che però deve riscattare un’ultima stagione ben poco positiva dopo un passato da comparsa in NBA e in cui, nel complesso, è stato particolarmente incisivo più nelle due stagioni all’UNICS Kazan (2017-2019) che altrove. Ma tutte queste situazioni, naturalmente, andranno riviste alla luce della citata questione Covid.

Forse un po’ meno piena di alti, ma di maggior bilanciamento nella forza media del gruppo, è la squadra di Porto Rico, che sarà affrontata giovedì 30. L’Italia se la ricorda abbastanza bene, perché nel 2019, ai Mondiali, ci ha giocato nell’ultima (e senza alcuna logica apparente nel suo svolgimento) partita della seconda fase.

Di base, rispetto ad allora, delle novità si sono inserite attorno a un nucleo ben collaudato. Le punte sono sempre l’ala piccola Isaiah Piñeiro, che nel frattempo si è trasferito al VEF Riga, il play Gary Browne, in questa stagione secondo miglior marcatore di Trento con 13.5 punti di media cui si aggiungono 5.6 assist (terzo miglior dato della Serie A dietro ai soli Poeta e Teodosic), e Gian Clavell, guardia con un minimale passato ai Dallas Mavericks e una traiettoria da globetrotter, almeno in termini europei (giocherà al Promitheas nella prossima annata). Ha lasciato il classe ’84 Reinaldo Balkman, mentre per il resto la squadra ha una base ampiamente composta da uomini che fanno parte del panorama cestistico locale. Uno dei valori aggiunti è però coach Eddie Casiano, che ha fatto parte di un’era molto importante in tema di talenti portoricani (i tempi, per intenderci, di Daniel Santiago, Carlos Arroyo, Rick Apodaca, Guillermo Diaz). Per questo è lecito attendersi una squadra da battaglia imperniata sul talento di Browne.

Credit: Ciamillo

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