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Basket: Tortona fa l’impresa ed è promossa in Serie A espugnando Torino nella finale playoff di A2
Un pezzo di storia della pallacanestro piemontese viene scritto questa notte. Ma non è Torino (con la Reale Mutua) la protagonista, bensì Tortona, con il Derthona Basket sponsorizzato Bertram. La squadra guidata da Marco Ramondino compie quella che è forse l’impresa dei playoff, battendo l’assai più quotata formazione piemontese con il punteggio finale di 74-75 al termine di una serie che definire accesa è anche poco, con il fattore campo saltato e poi ripreso dagli uomini di Demis Cavina in gara-3. E dire che proprio questi ultimi avevano perso anche gara-4 di un solo punto, prima della notte incredibile del PalaRuffini con 20 punti di Bruno Mascolo e un finale completamente punto a punto in cui decisivo è stato il fallo di Alessandro Cappelletti su Jamarr Sanders sul 74-73; a quel punto 2/2 con secondo libero sbagliato a 4 secondi dal termine, tempo che scorre e partita finita.
Cominciata dal girone verde, la stagione ha visto la squadra bianconera volare, con una spettacolare serie di 12 vittorie consecutive. Il gruppo non era inizialmente dato come quello con i nomi più altisonanti dell’A2, ma il gruppo si è rivelato essere molto solido, con Jalen Cannon da americano di riferimento vicino a canestro, come lo è spesso stato per tante società della serie cadetta, e Jamarr Sanders alla sua terza volta con coach Ramondino.
A tutto questo va aggiunta la capacità di riprendersi dopo l’inizio di una serie negativa, che ha portato Torino a prendersi la vetta del raggruppamento, ma la squadra, con in cabina di regia Mascolo e Tavernelli ed Agustin Fabi a garantire tanta esperienza di categoria, ha saputo reagire bene nella fase a orologio: fondamentali le tre vittorie in casa prima dei playoff, giocati con l’aggiunta di Lorenzo D’Ercole nel frattempo uscito da Venezia. Subito complicato il confronto con Ravenna, vinto alla quinta dopo aver perso il fattore campo, e anche contro l’Eurobasket Roma, al PalaOltrepò, il canovaccio è stato simile. Anzi, ancor più lottato: +1, -5, +2 e +1 i distacchi delle quattro partite, le prime due a Tortona e le prime due non a Roma, ma a Ferentino (il PalAvenali non poteva più essere usato in deroga e il PalaEur non è stato impiegato per questioni di costi). E poi, la spettacolare serie finale in salsa piemontese.
Questo il roster della promozione: Samuel Sackey, Jalen Cannon, Giulio Gazzotti, Lorenzo Ambrosin, Riccardo Tavernelli, Lorenzo D’Ercole, Agustin Fabi, Bruno Mascolo, Luca Severini, Jamarr Sanders, Alessandro Morgillo.
Che la società presieduta da Roberto Tava stesse facendo le cose in grande era noto già da tempo: si vuole infatti costruire un nuovo palasport, molto più capiente dell’attuale e renderlo un grande punto di riferimento, una sorta di Cittadella dello sport. Una storia lunga, quella dei bianconeri, arrivati però alla ribalta nella stagione 2008-2009. Era in Serie C2, la squadra, e venne Petar Naumoski, uno che di pallacanestro ad altissimo livello ne aveva vista tanta in passato. Dalla metà del decennio appena passato Tortona si è imposta come una delle principali potenze di A2, arrivando spesso in alto nel suo girone e sbagliando soltanto la stagione 2018-2019. Adesso arriva una grande gioia per una città da poco meno di 30.000 abitanti, in provincia di Alessandria, che il basket lo conosce bene e che aveva avuto in passato la soddisfazione di vincere la Coppa Italia LNP e la Supercoppa LNP.
Tortona va ad aggiungersi a Napoli nel novero delle promosse in Serie A, l’una dal tabellone argento dei playoff (quest’anno divisi in due sezioni separate e non incrociabili), l’altra dal tabellone oro. Al 29 giugno, dunque, si completa un’annata che è stata segnata da tantissime difficoltà, e soprattutto da un immenso numero di rinvii causa Covid-19. Ora la pallacanestro italiana si concentrerà tutta su Belgrado, ma è innegabile che quest’annata, forse, sia stata davvero di quelle che valgono per almeno cinque.
Credit: Ciamillo