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Basket: Virtus Bologna, gara-4 per un tricolore atteso vent’anni. Olimpia Milano in cerca del sussulto d’orgoglio
C’era Ettore Messina sulla panchina della Virtus Bologna, allora targata Kinder, quando, il 19 giugno 2001, arrivò l’ultimo scudetto della storia del club bianconero. Era l’epoca del derby con la Fortitudo, il secondo all’ultimo atto del campionato italiano, e a differenza del 1998 si trattava di un netto 3-0, con gara-3 finita 83-79, prove dominanti di Rashard Griffith, Manu Ginobili e Marko Jaric e una totalmente indomita coppia Carlton Myers-Gregor Fucka dall’altra parte, con il primo che sarebbe uscito poi tra gli applausi dell’allora PalaMalaguti.
Vent’anni dopo, Messina è sì a Bologna, ma alla Segafredo Arena e per di più seduto sull’altra panchina, quella dell’Olimpia Milano. Stavolta, però, la parte è quella sbagliata: l’A|X Armani Exchange è sotto 3-0 nella serie contro le V nere, che hanno dunque a disposizione il primo di ben quattro match point per rivivere un’emozione che manca da tantissimo sotto le due Torri. Una serie, questa, girata su un fattore fondamentalmente fisico, dato che l’Olimpia arriva il più delle volte scarica nelle fasi conclusive degli incontri, trafitta ora da Markovic, ora da Pajola, ora da Teodosic.
La squadra di Sasha Djordjevic è pienamente unita nell’intento di ribaltare quel pronostico che la vedeva sia leggermente sfavorita che un po’ meno lunga rispetto ai lombardi. La differenza, finora, la sta facendo la capacità di trovare contributi più elevati dalla panchina rispetto a Milano, e non solo perché sul fronte meneghino c’è Malcolm Delaney ai box. L’entusiasmo è quello di chi, dopo la delusione di EuroCup e un primo tempo non all’altezza in gara-3 a Treviso, ha preso proprio lì la palla al balzo per trasformare la stagione nel modo più spettacolare possibile.
La sfida che vale (forse) lo scudetto si gioca non nel tradizionale orario delle 20:45, ma alle 19:00 per evitare un conflitto calcistico di rilevante importanza. Ma a Bologna al momento si respira solo basket, almeno sul fronte bianconero. E ce n’è di che dire: Kyle Weems, in gara-3, ha realizzato il maggior numero di punti in stagione (23), Milano è stata tenuta al minor numero di punti nell’annata (58). E a proposito di Olimpia, rimangono da capire le scelte di Messina per quanto riguarda i 12 che andranno a roster. E sarà interessante anche scoprire quale quintetto riuscirà a scardinare le certezze bolognesi: in gara-3 era stato quello, molto particolare, con Moraschini, Shields, Datome, Brooks e Biligha a cercare di rimettere in piedi le cose. Ma di reparto italiani parlando, è quello della Virtus che finora ha saputo dare di più, anche per un maggior fattore di coinvolgimento. E se per Milos Teodosic può arrivare il primo trionfo anche in Italia, per Marco Belinelli può esserci qualcosa di ben raro: un successo su entrambe le sponde di Bologna.
Credit: Ciamillo