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Basket: Zeljko Obradovic, c’è il ritorno al Partizan dopo trent’anni

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Ritorno alle origini per Zeljko “Zelimir” Obradovic. L’allenatore considerato, non certo a torto, tra i più grandi d’Europa negli ultimi cinque lustri va di nuovo ad allenare nella sua Serbia a 28 anni e una situazione geopolitica completamente diversa di distanza dall’ultima volta. Sarà il Partizan Belgrado il club nel quale, dopo un anno sabbatico, il nove volte vincitore dell’Eurolega siederà in panchina.

Il Partizan, peraltro, è il club che ha dato a Obradovic le maggiori fortune come giocatore, portandolo anche verso la selezione nazionale jugoslava con cui conquistò i Mondiali 1990 (quelli, per intenderci, dello strappo definitivo tra Vlade Divac e Drazen Petrovic). Passato da una parte all’altra del campo, ha iniziato poi la straordinaria carriera da coach, che lo ha portato più volte anche sulla panchina ancora della Jugoslavia (o di ciò che ne era rimasto) con l’argento ad Atlanta ’96 e l’oro ai Mondiali di Grecia ’98.

L’Italia ha potuto vederlo all’opera per due stagioni, e precisamente a Treviso, con la Benetton che nel 1999 vinse la Coppa Saporta e poi fu costretta a cedere lo scudetto alla Varese di Veljko Mrsic, di Andrea Meneghin, di Gianmarco Pozzecco. Il periodo più fulgido appartiene all’epoca Panathinaikos: cinque Euroleghe (la prima delle quali con Nando Gentile in cabina di regia), undici campionati e sette coppe di Grecia.

Saranno tre gli anni nei quali Obradovic sarà sulla panchina del Partizan. E come ritorno dalle parti del Pionir non è proprio di quelli più sgraditi: sotto la sua guida, infatti, il club bianconero ha vinto l’Eurolega nel 1992 (al tempo si chiamava Coppa dei Campioni) battendo la Virtus Bologna nei quarti, l’Olimpia Milano in semifinale e la Joventut Badalona (71-70) in finale.

Credit: Ciamillo

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