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Calcio, Europei 2021: la Svezia piega la Polonia ed è prima del girone, la Spagna umilia la Slovacchia ed è seconda

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I due match delle ore 18.00 in programma nella giornata odierna hanno chiuso, e deciso, il Gruppo E degli Europei di calcio 2021. Le emozioni non sono certo mancate, con colpi di scena a ripetizione, tanto da riscrivere più volte la storia del raggruppamento. Da questo scenario esce vittoriosa la Svezia, che fa suo un vibrante scontro con la Polonia e chiude a quota 7 punti, passando il turno a braccetto con la Spagna che schianta la Slovacchia e conclude al secondo posto con 5 punti.

SVEZIA – POLONIA 3-2

Gli scandinavi si presentano in campo con il classico 4-4-2 con Olsen tra i pali, quindi Lustig, Lindelöf, Danielson e Augustinsson in difesa, S. Larsson, Ekdal, Olsson e Forsberg a centrocampo, mentre la coppia d’attacco è composta da Isak e Quaison. La Polonia risponde con il 3-5-2 con Szczęsny in porta, Bereszyński, Bednarek e Glik in difesa, quindi Jóźwiak, Klich, Krychowiak, Zieliński e Puchacz a centrocampo, mentre in avanti prendono posto Lewandowski e Świderski. La sfida di San Pietroburgo si sblocca dopo soli 2 minuti con Forsberg che sfrutta una disattenzione della difesa, segnando con un bel diagonale. I polacchi rispondono dopo poco, ma Lewandowski sbaglia in maniera clamorosa a pochi passi dalla porta, colpendo di testa a botta sicura, ma centrando la traversa. Il match prosegue sul filo dell’equilibrio, prima che Forsberg al 59′ segni il 2-0. La Polonia si sveglia e al 61′ ci pensa Lewandowski a segnare l’1-2 con un bellissimo tiro a giro. Lo stesso attaccante del Bayern Monaco si ripete all’84 ed è 2-2, provando a trascinare la squadra verso la clamorosa impresa. L’assalto finale non sortisce effetti e, anzi, la Svezia va a segno con Claesson al 94′ per il 3-2 finale che rimanda gli scandinavi in cima al girone.

SLOVACCHIA – SPAGNA 0-5

La Slovacchia scende in campo con il 4-2-3-1 con Dúbravka tra i pali, quindi in difesa Pekarík, Šatka, Škriniar e Hubočan, a centrocampo Kucka e Hromada, mentre Haraslín, Hamšík e Mak agiscono alle spalle di Duda. La Spagna padrona di casa ripropone il 4-3-3 con Unai Simón in porta, quindi Azpilicueta, Laporte, E. García e Jordi Alba in difesa, centrocampo con Koke, Busquets e Pedri, mentre in avanti agiscono Gerard Moreno, Morata e Sarabia. La sfida di Siviglia non ha storia. I padroni di casa conquistano un calcio di rigore dopo soli 11 minuti, ma Morata si fa ipnotizzare da Dubravka. L’estremo difensore, da eroe diventa dopo poco “colpevole”. Su una palla spiovente, infatti, sbaglia completamente l’intervento e, alla mezzora, si fa autogol per l’1-0 i iberico. La squadra del CT Luis Enrique non brilla ma, al 48′ del primo tempo arriva al raddoppio grazie alla rete di Laporte che, di testa in sganciamento offensivo, supera il portiere. Nella ripresa la storia non cambia e la Spagna arriva al 3-0 con Sarabia al 56′ con una bella conclusione a giro. I padroni di casa non si fermano e al 67′ calano il poker con Ferran Torres, che segna uno splendido gol di tacco su assist di Sarabia. Lo stesso esterno del Manchester City fissa il punteggio sul 5-0 al 71′ provocando l’autogol di Kucka.

Foto: Lapresse

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