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Calcio, Europei 2021: l’Italia vuole il bis per assicurarsi la seconda fase. La forza del collettivo contro la Svizzera

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Tutti per uno, uno per tutti. Stadio Olimpico in Roma, ore 21.00, la Nazionale italiana di Roberto Mancini è chiamata a una conferma nel secondo incontro del Gruppo A degli Europei e la Svizzera sarà la prossima rivale.

Dopo aver sconfitto nettamente la Turchia, la banda del “Mancio” affronterà l’esame elvetico con consapevolezza. Gli azzurri, con il riscontro all’esordio, hanno portato a nove le vittorie consecutive nelle ultime nove partite disputate senza subire gol. Aggiungendo altri numeri, sono 28 i risultati utili consecutivi (23 successi e 5 pareggi), a due sole lunghezze dal record firmato Vittorio Pozzo. Statistiche importanti che hanno forgiato l’animo della squadra italiana, ma nulla conteranno all’atto pratico di un match da giocare e da vincere.

L’Italia punterà alla decima vittoria di fila con la forza del collettivo. Non ci sono Roberto Baggio, Francesco Totti, Alessandro Del Piero, ma calciatori sanno dare del tu al pallone, guidati da un direttore d’orchestra che quando giocava non aveva di certo meno talento dei campioni citati. Sarà una partita difficile perché la compagine allenata da Vladimir Petković, visto il pari con il Galles, avrà grandi motivazioni ed è chiamata alla prestazione di livello. Petković, poi, conosce bene il calcio italiano e l’Olimpico, avendo allenato la Lazio dal 2012 al 2014 ed è un tecnico preparato.

Per prevalere, dunque, serviranno la creatività del Lorenzo Insigne dei giorni migliori, i sette polmoni di Nicolò Barella e la prolificità di Ciro Immobile. Mancini non dovrebbe affidarsi al turnover per non commettere lo stesso errore di Arrigo Sacchi che nel 1996, dopo aver vinto in maniera brillante il primo match agli Europei in Inghilterra contro la Russia, subì il ko inatteso dalla Repubblica Ceca di Pavel Nedved, compagine che poi arrivò fino alla Finale (sconfitta dalla Germania).

Altri tempi e altra storia per una Nazionale che vuol concedere il bis, dando un saggio di quelle qualità che l’hanno portata a risorgere dalle ceneri di quella triste serata di San Siro di quattro anni fa. Una ferita ancora aperta e impossibile da rimarginare, Mancini e i suoi ragazzi vorranno aggiornare l’album di altri bei ricordi per garantirsi l’accesso alla seconda fase di questa rassegna iridata.

Foto: LaPresse

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