Canoa
Canoa velocità, Europei Junior/U23 Poznan 2021: niente medaglie nelle finali sui 500
Niente medaglie nella mattinata di Poznan durante gli Europei Junior/U23 di canoa velocità. Otto equipaggi azzurri impegnati fino a poco fa nelle gare di 500 metri, in nessuna di queste il tricolore è riuscito a imporsi nei primi tre posti.
JUNIOR
Fuori dal podio Sara Del Gratta nel K1 500: il suo 1.59.060 non è abbastanza per lottare per le medaglie. La campionessa europea di categoria è l’ungherese Sara Fojt, che lascia dietro di sé la tedesca Pauline Jagsch e la bielorussa Maryia Akhramenka. Fuori dalle medaglie anche Achille Spadacini nella gara maschile: l’azzurro è solo sesto nella gara vinta dall’altro ungherese Levente Kurucz in 1.41.387, che si impone avanti allo spagnolo Alex Graneri ed il tedesco Anton Budimir.
Ottavo posto per il K4 femminile di Laura Chiaberge, Margherita Valerosi, Stefania Stagni e Giada Rossetti. Gara dai tempi molto ristretti, con l’1.39.760 delle nostre connazionali che è due secondi più lento del terzo posto della Bielorussia. Sul gradino più alto, manco a dirlo, l’Ungheria avanti alla Germania. Ultimo posto per Francesca Vigorito e Michela Di Santo nel C2 500, lontanissime dalle migliori posizioni con il loro 2.16.380
U23
Flavio Spurio non riesce ad emergere nella finale del K1. Il suo 1.40.473 gli vale solo il settimo posto nella gara vinta dal danese Thorbjorn Rask in 1.37.616 avanti al bielorusso Uladzislau Kravets e al tedesco Moritz Florstedt. Quarto posto nella finale B per Martina Indiano nella gara femminile, arrivando a meno di due secondi di Julia Hergert.
Penultimo posto per Elena Ricchiero e Meshua Marigo nella finale A del K2; le azzurre combattono ma sono lontane dalla lotta alle medaglie, con l’oro andato al collo della Polonia di Martyna Klatt e Sandra Ostrowska. Sesto posto per Mattia Alfonsi e Mykola Vykhotsev; gli equipaggi di Russia, Bielorussia e Spagna vanno ad un’altra velocità e gli italiani rimangono nel gruppetto centrale, chiudendo in 1.43.166 perdendo il quinto posto in favore della Germania per soli sei millesimi.
Foto: Pier Colombo