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Ciclismo, Davide Cassani: “Filippo Ganna non sarà l’uomo da battere alle Olimpiadi. Tre nomi pericolosi”

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Il dado è tratto. Mancano ormai poco più di tre settimane alle Olimpiadi di Tokyo 2021. Il ct Davide Cassani ha annunciato ieri a Milano i convocati dell’Italia per la prova su strada in linea di ciclismo: si tratta di Vincenzo Nibali, Alberto Bettiol, Gianni Moscon, Damiano Caruso e Giulio Ciccone. A prendere parte alla cronometro saranno invece Bettiol ed il campione del mondo Filippo Ganna.

Gli azzurri parteciperanno il 14 luglio alla Settimana Ciclistica Italiana che si svolgerà in Sardegna: si ritireranno dopo la terza tappa, per poi volare in Giappone per l’avventura a cinque cerchi. Si tratterà di un avvicinamento ideale, oppure chi sta disputando il Tour de France sarà favorito in vista della prova olimpica? Risponde il ct Cassani: “Cinque anni fa chi finì il Tour arrivò stanco ai Giochi Olimpici di Rio: mi auguro che succeda la stessa cosa, a parte Nibali che non farà il Tour per fare classifica, ma per preparare le Olimpiadi. E’ naturale che corridori come Pogacar, Roglic ed altri saranno molto, molto pericolosi, perché vanno forte sia nelle corse a tappe che in quelle di un giorno. Potrebbero avere il tempo per recuperare le fatiche francesi“.

Il 60enne romagnolo dovrà inventarsi uno schema tattico in grado di mettere in difficoltà gli avversari, considerando che l’Italia non partirà con i favori del pronostico: “Ho già un piano, ma è chiaro che questo piano può modificarsi in base alle risposte che ci darà il Tour de France e all’elenco degli iscritti, perché ancora oggi non sappiamo esattamente chi sarà presente. La prova olimpica è assolutamente anomala, perché si corre in cinque ed è molto difficile applicare il gioco di squadra, perché i corridori sono limitati. Sono convinto di avere una squadra omogenea, forte, coesa. Sicuramente ogni corridore saprà quello che dovrà fare“.

Cassani, durante la conferenza stampa di presentazione della squadra olimpica, ha spiegato che Gianni Moscon è il corridore più veloce tra quelli a sua disposizione e che Vincenzo Nibali, qualora si rendesse conto di non poter vincere, sarebbe in grado di insegnare ai compagni come si affronta un’Olimpiade. Le gerarchie, tuttavia, non sono ancora definite: “Il capitano è la squadra. Ho detto che Moscon è l’uomo più veloce tra quelli che abbiamo, ma per arrivare in volata bisogna superare tante salite. Moscon è un corridore che ha dimostrato e sta dimostrando di stare bene, è tornato alla vittoria quest’anno. E’ sicuramente un nostro uomo di riferimento, ma non è il solo“.

Infine il ct, forse con un pizzico di pretattica, ha spiegato che Filippo Ganna non sarà il favorito n.1 della cronometro: “Se fosse stato un percorso come quello di Imola, Ganna sarebbe stato l’uomo da battere. Il percorso è molto più impegnativo perché i metri di dislivello da superare saranno 700 e quindi corridori come Van Aert, Evenepoel e Kueng sono molto pericolosi, quindi sarà una bella battaglia“.

Foto: Lapresse

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