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Polemica tra Ciccone e Nibali! “Ha riportato tutti sotto”; “E’ un ragazzo del Sud come me”

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Li avevamo visti affiatatissimi nella prima parte del Giro d’Italia, una coppia d’attacco che poteva far molta paura a tutti in salita. È passato poco più di un mese e gli scenari sono cambiati del tutto. Ieri, nella prova in linea dei Campionati Italiani di ciclismo su strada, c’è stato un chiaro diverbio tra Vincenzo Nibali e Giulio Ciccone.

Il tutto nel momento decisivo della corsa: davanti c’erano ancora i fuggitivi, dietro, nel gruppo principale, si è spaccata la gara con l’attacco di Davide Formolo che ha tirato via il drappello dei migliori. Superiorità numerica per la Trek-Segafredo che ci ha provato in primis con Nibali, poi con Ciccone che ha seguito Daniel Oss, guadagnando qualcosa. Il siciliano però ha contrattaccato, andando proprio a raggiungere il duo. Da lì in poi sono saltati gli schemi, con Sonny Colbrelli e Fausto Masnada che hanno lasciato la compagnia, andandosi a giocare il titolo.

Nel dopo gara, nelle dichiarazioni alla Gazzetta dello Sport dell’abruzzese, non è mancata un po’ di vena polemica: “Di fatto ha riportato sotto gli altri. Vincenzo ha preferito chiudere, forse si sentiva più sicuro così. Però l’abbiamo pagata tutti e due. Incomprensioni che capitano. Dispiace”. 

Ha provato a placare gli animi lo Squalo dello Stretto: “Giulio era davanti con Oss, io da dietro sono uscito. Si è girato, mi ha visto come quello che ha riportato tutti sotto. Ma di fatto la mia era una azione per rientrare davanti, per ‘andare’, perché all’Italiano ci tenevo. Lui si è arrabbiato, però ero venuto qui per fare la corsa, non per fare il secondo. Giulio si è arrabbiato, è un ragazzo del Sud come me, ma sono cose che possono succedere”.

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Foto: Lapresse

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