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Ciclismo, Remco Evenepoel: “Prima della caduta andavamo a 100 km/h. Facile dire che è stato un errore”

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Remco Evenepoel è stato costretto a lasciare il Giro d’Italia 2021 per i postumi della caduta patita nella discesa del Passo di San Valentino nel corso della diciassettesima tappa della Corsa Rosa. Un incidente che ha fatto temere per le condizioni del ciclista della Deceuninck-Quick-Step che ha raccontato le sue sensazioni in un’intervista concessa a VTM.

Il mio ginocchio si è aperto, sembra di avere delle ustioni. Ho ancora male al gomito, i dottori all’inizio pensavano che fosse rotto. Ho anche una ferita sulla parte destra del mio corpo e degli ematomi sui glutei. Ma i dottori mi salveranno da tutto questo. Sono un po’ deluso del ritiro al Giro. Ho lasciato un po’ da parte l’idea di prendere la maglia rosa nella prima settimana, avevamo un’altra idea per il mio Giro”.

Nonostante tutto Evenepoel si dice soddisfatto di quanto è riuscito a fare nel corso del Giro d’Italia: “Complessivamente, sono molto contento dei miei primi giorni. Abbiamo imparato una cosa in questo Giro: con così poca preparazione, non si può tenere per tre settimane. Una preparazione richiede del tempo ma tutto andrà meglio con il passare del tempo”.

Sulla caduta il ciclista della Deceuninck-Quick-Step ha le idee chiare: “Nel minuto che precede la caduta, correvamo a una velocità costante di 90 km/h. Poco meno di 100 km/h dieci secondi prima. È facile da dire che è stato un errore nel guidare la bicicletta… Già prima della caduta, c’erano dei passaggi molto tecnici“.

Foto: LaPresse

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