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Come vanno le trattative per la America’s Cup? Isola di Wight in pole, Cork insiste. E l’ipotesi Nuova Zelanda…

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Entro il 17 settembre verrà comunicata la sede in cui si disputerà la prossima edizione della America’s Cup, contestualmente verranno svelate anche le date durante le quali andrà in scena la competizione sportiva più antica al mondo. Team New Zealanda è in trattativa con diversi Paesi per trovare la migliore location e l’offerta economica più interessante, dopo aver rinunciato circa 60 milioni di euro da parte del Governo Nazionale per mantenere l’evento ad Auckland.

Quali sono al momento le Nazioni candidate per ospitare uno degli eventi sportivi più prestigiosi e importanti? Le opzioni sono diverse, anche se alcune sembrano essere più forti di altre. Team New Zealand ha avviato trattative con più parti, valuterà le singole offerte e poi prenderà una sua decisione. Non va dimenticato che i Kiwi hanno accettato il guanto di sfida lanciato da Ineos Uk, Challenger of Record di questa edizione che avrà comunque un ruolo importante nel disegno della manifestazione.

DOVE SI DISPUTERÀ LA PROSSIMA AMERICA’S CUP? TUTTE LE “CANDIDATE”

– Isola di Wight (Gran Bretagna). Dove tutto incominciò nel lontano 1851, quando la goletta America sconfisse tutte le imbarcazioni britanniche al via. Nacque la leggenda. Si tratta dell’ipotesi più viva, graditissima a Ineos Uk: il sodalizio di Jim Ratcliffe metterebbe sul banco diversi soldi per vedere l’evento in casa. Sarebbe un vantaggio enorme per Ben Ainslie e compagni. Attenzione perché è di Cowes anche il Royal Yacht Squadron, lo Yacht Club a cui fa riferimento Ineos Uk.

– Dubai (Emirati Arabi Uniti). Coppa America attirata dai petrodollari e da un dettaglio di non poca importanza: Emirates è lo sponsor principale di Team New Zealand, la compagnia aerea battente bandiera emiratina gradirebbe avere le regate nel proprio Paese e potrebbe essere spinta a finanziare dopo un anno orribile. Da costruire nuove infrastrutture e non c’è storia in questa location.

– Cork (Irlanda). Il Royal Cork Yacht Club è uno dei più antichi al mondo (fondato nel 1720) e nella cittadina irlandese sono stati avvistati dei team tecnici della Coppa America. La stessa amministrazione locale ha confermato il proprio interesse.

– Altre sedi in Medio Oriente: Oman, Jeddah (Arabia Saudita), Doha (Qatar). L’Oman non è abituato a ospitare grandi eventi, sarebbe una novità assoluta e sembra essere una soluzione gradita. Doha appare onestamente improbabile, Emirates non vorrebbe andare nella tana di un rivale commerciale. L’Arabia Saudita troverebbe diverse opposizioni dal punto di vista etico e morale, ma il GP di F1 insegna che tutto è possibile se il sostegno economico è interessante.

– Altre sedi in Asia: Cina e Singapore. Sono strade che sembrano molto fredde, ma che vengono comunque annoverate e di cui si è parlato. Va precisato che Team New Zealand si è affidato a Origin Sports Group, con sede a Londra, per valutare le varie opzioni e dunque anche questi sentieri vengono battuti.

– Valencia (Spagna). Gli svizzeri di Alinghi difesero il trofeo nel porto iberico nel 2007 e nel 2010. Opzione sempre valida, con infrastrutture già presenti (ma da rinnovare). Si punta a sfruttare i fondi europei, ma il sindaco ha dichiarato che si stanno ancora pagando i debiti di 14 anni fa.

– Ipotesi permanenza in Nuova Zelanda. Scenario difficilissimo, ma c’è una via da tenere in considerazione.

QUANDO VERRÀ SVELATA LA SEDE DELLA PROSSIMA AMERICA’S CUP?

La data limite è il 17 settembre 2021. Entro quel giorno conosceremo dove e quando si svolgerà la prossima edizione della Coppa America.

Foto: Lapresse

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