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Europei calcio 2021: i convocati dell’Italia ai raggi X. Centrocampo di livello, difesa ‘anziana’, incognita attacco

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Il conto alla rovescia sta per scadere e l’11 giugno si avvicina. Gli Europei di calcio sono pronti per prendersi la scena e la Nazionale italiana di Roberto Mancini avrà il piacere e la responsabilità di dar il via alle danze allo Stadio Olimpico di Roma contro la Turchia.

Una formazione quella del Bel Paese che arriva all’appuntamento con la consapevolezza dei propri mezzi, ma nello stesso tempo cosciente che ci siano altre compagini più attrezzate per conquistare il titolo continentale. Di sicuro, la banda del “Mancio” ci proverà per regalare un sorriso a tutta Italia e cancellare o quantomeno attenuare la brutta pagina vissuta nel novembre 2017 a San Siro, dove si consumò la mancata qualificazione ai Mondiali 2018 in Russia della selezione tricolore.

Ricordando quello che è stato, la Nazionale si è rimessa in moto, mettendo in fila 27 risultati utili consecutivi e ottenendo otto successi consecutivi nelle ultime otto gare senza subire gol. Riscontri che hanno portato il CT a sole tre lunghezze dal primato di Vittorio Pozzo.

Quali sono dunque le caratteristiche del roster azzurro?

I CONVOCATI DELL’ITALIA AGLI EUROPEI 2021

Portieri: Donnarumma (Milan), Meret (Napoli), Sirigu (Torino).

Difensori: Acerbi (Lazio), Bastoni (Inter), Bonucci (Juventus), Chiellini (Juventus), Di Lorenzo (Napoli), Florenzi (Paris Saint Germain), Spinazzola (Roma), Toloi (Atalanta).

Centrocampisti: Barella (Inter), Cristante (Roma), Jorginho (Chelsea), Locatelli (Sassuolo), Pellegrini (Roma), Pessina (Atalanta), Verratti (Paris Saint Germain).

Attaccanti: Belotti (Torino), Berardi (Sassuolo), Bernardeschi (Juventus), Chiesa (Juventus), Immobile (Lazio), Insigne (Napoli), Raspadori (Sassuolo)

Tra i pali “Gigio” Donnarumma è una certezza e l’esperienza con il Milan gli è stata utile per maturare in maniera notevole, ricordando che parliamo di un classe ’99. In difesa il reparto è particolarmente in là con gli anni con Giorgio Chiellini e Leonardo Bonucci inossidabili, ma che non potranno avere una performance super eccellente in termini di velocità. Pertanto, il ricorso ad Acerbi, Toloi e soprattutto al giovane Bastoni potrebbe servire. Alternative buone ci sono tra i terzini, con Florenzi e Spinazzola titolari e convincenti nelle ultime apparizioni.

Il centrocampo è sicuramente il fiore all’occhiello della compagine nostrana. Barella, Verratti e Jorginho vanno a comporre una cerniera di grande qualità, il cui unico limite è la prestanza atletica. Da questo punto di vista, Lorenzo Pellegrini, Locatelli e Pessina potrebbero tornare utili per dare qualche chilo in più alla mediana, specie per un Verratti ancora un po’ in dubbio per questioni meramente fisiche.

L’attacco è un punto di domanda. Ciro Immobile e Andrea Belotti non hanno mai rubato l’occhio quando hanno vestito la maglia della Nazionale e non si ha nel roster il classico stoccatore alla Bobo Vieri o alla Pippo Inzaghi di tempi passati. Per questo giocatori come Insigne, Berardi e Chiesa potrebbero fare la differenza e mettere nelle condizioni i due centravanti di avere palloni comodi da spingere in rete, oppure di realizzare con alcune giocate delle loro. In tutto questo, da capire l’impiego di Raspadori, sorpresa delle convocazioni, e di Bernardeschi che potrebbe essere un’alternativa sia da esterno che da punta centrale, senza però entusiasmare.

Foto: LaPresse

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