Seguici su

Calcio

Europei calcio 2021, il girone dell’Italia. Turchia mina vagante, Svizzera osso duro, Galles tignoso

Pubblicato

il

Con un anno di ritardo, ma finalmente l’Europeo è arrivato. La sedicesima competizione continentale, spostata al 2021, comincerà fra poco più di 48 ore, con l’Italia che torna protagonista dopo lo stop forzato del Mondiale in Russia. Roberto Mancini è riuscito a ricostruire una Nazionale competitiva nel corso di questi tre anni, rendendo gli azzurri una vera e propria mina vagante per questi Europei, un passo indietro alla superfavorita Francia ma capace di potersi togliere soddisfazioni. Con la spinta del (poco) pubblico dello Stadio Olimpico, Lorenzo Insigne e compagni affronteranno il girone A con il favore del pronostico con tre avversarie alla portata, ma da non sottovalutare.

Il debutto di venerdì sarà contro la Turchia, replica del 2000 quando gli azzurri vinsero per 2-1 con i gol di Antonio Conte e Filippo Inzaghi. Fra i tre avversari, forse il meno prevedibile del lotto: dall’arrivo in panchina di Senol Gunes, il santone che portò gli anatolici al terzo posto nel Mondiale 2002, è iniziato un processo di ringiovanimento che ha portato alla qualificazione all’Europeo, riuscendo a non perdere i due confronti con la Francia strappandole addirittura un successo per 2-0. Molto talento a disposizione, soprattutto sulla trequarti in un 4-2-3-1; alle spalle di Burak Yilmaz, uno dei trascinatori del Lille campione in Ligue 1, un trio dai piedi sopraffini come Cengiz Under, un Hakan Calhanoglu ipercreativo dai calci piazzati ed il compagno di Yilmaz Yusuf Yazici, che i tifosi milanisti ricorderanno per la tripletta subita in Europa League. Imbarazzo della scelta in difesa, con tre uomini per due posti: Caglar Soyuncu del Leicester è quasi sicuro del posto, con Merih Demiral della Juventus e Ozan Kabak del Liverpool che potranno alternarsi parecchio. La Turchia può ottenere qualsiasi risultato: nelle qualificazioni mondiali a marzo è stata capace di battere Olanda e Norvegia e di pareggiare in casa con la non irresistibile Lettonia facendosi recuperare due reti per il 3-3 finale.

Il secondo appuntamento è il 16 giugno contro la Svizzera, una Nazionale completamente differente: se quella turca possiamo definirla come imprevedibile, i rossocrociati sono una squadra solida ma che raramente esce dal proprio spartito. Nelle ultime tre competizioni internazionali a cui ha partecipato, due Mondiali ed un Europeo, è riuscita sempre a passare i gironi, fermandosi poi agli ottavi di finale, ed è una squadra che si conosce molto bene nei suoi effettivi. Vladimir Petkovic, passato anche dalla Lazio in carriera, è ormai in carica dal 2014 e sa come gestire un Europeo. In un team molto quadrato, la scintilla di talento è rappresentata da Xheridan Shaqiri, giocatore di rotazione del Liverpool di Jurgen Klopp; molto passerà dal centrocampo con due giocatori di esperienza come l’atalantino Remo Freuler e Granit Xhaka, obiettivo della Roma di José Mourinho, ma può avere molto spazio anche Denis Zakaria, uomo di spessore del Borussio Monchengladbach. I dubbi maggiori arrivano dalla fase offensiva, con Breel Embolo, Haris Seferovic (22 reti con il Benfica), Mario Gavranovic e Admir Mehmedi, ma in rosa c’è una possibile sorpresa dal nome Ruben Vargas, profilo brevilineo molto interessante.

A chiudere il percorso nel girone A ci sarà invece la sfida con il Galles, che non è quello di cinque anni fa che arrivò al quarto posto dell’ultimo Europeo. I britannici vengono da un’annata difficile, senza il commissario tecnico Ryan Giggs per le accuse di violenza domestica dello scorso novembre che hanno portato al suo licenziamento e alla promozione del suo vice Robert Page. Nelle amichevoli pre-Europeo non ha sicuramente impressionato, più che per il ko preventivabile con la Francia, ma per il pareggio a reti bianche con l’Albania dopo una partita assai scialba. La stella è e rimane Gareth Bale, tornato a buoni livelli con il ‘ritorno a casa’ al Tottenham ma non più quel giocatore trascinante e determinante, disturbato da tanti problemi che addirittura spingerebbero, secondo Marca, ad accarezzare l’idea del ritiro dopo l’Europeo. Con lui l’altro uomo determinante sarà Aaron Ramsey, anche lui dal fisico di cristallo; con loro, tanti ragazzi di ottime speranze, come ad esempio gli esterni Daniel James del Manchester United ed Harry Wilson di proprietà del Liverpool, il difensore centrale Joe Rodon dal Tottenham ed Ethan Ampadu di proprietà del Chelsea; ma ognuno di loro difetta di esperienze ad alti livelli per poter essere una rivale credibile, almeno in questo momento. Poi gli Europei si sono sempre dimostrati una competizione pazza, basta ricordare la Danimarca nel 1992 e la Grecia nel 2004; partire sfavoriti non vuol dire avere il destino già segnato, e il Galles ha i mezzi per diventare molto fastidioso.

Foto: LaPresse

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità