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Europei calcio 2021, il Portogallo di Cristiano Ronaldo difende il titolo del 2016. Non senza ambizioni

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Di per sè il Portogallo è già la squadra detentrice dell’Europeo, vinto nel 2016 in Francia e, per giunta, in finale proprio contro i padroni di casa. Poi, come se non bastasse, i lusitani a cinque anni di distanza hanno una rosa nettamente superiore a quella che fece l’impresa contro i “Galletti”. In poche parole ci sono nuovamente tutti gli ingredienti per vedere “A Seleção das Quinas” ancora protagonista assoluta di Euro 2021.

Ma, come sempre, andiamo con ordine. La compagine allenata dal CT Fernando Santos non è solamente Cristiano Ronaldo. E questo, di per sè, è già un punto di partenza non da poco. Il fuoriclasse della Juventus (che con la propria nazionale viaggia alla media irreale di 174 presenze e 103 reti) è la punta di diamante di una squadra che, oggettivamente, è completa e profonda in ogni reparto. Proprio per questo motivo i passi in avanti rispetto al 2016 sono stati sostanziali e consentiranno un futuro ai rosso-verdi anche dopo che il nativo di Funchal dirà il suo addio al calcio giocato.

Tra i pali Lopes del Lione sarà il titolare, ma Rui Patricio e Rui Silva sono due solide alternative in caso di necessità. La difesa (nel 4-2-3-1 lusitano) vede sugli esterni due terzini di grande propulsione offensiva come Cancelo (già noto a queste latitudini per aver giocato con Inter e Juventus, ed ora al City) e Guerreiro, mentre i due centrali sono una garanzia assoluta. Al fianco dell’inossidabile Pepe, infatti, il Portogallo ha trovato Ruben Dias, eccellente difensore classe 1997 ora al City di mister Pep Guardiola. In caso di necessità occhio a Josè Fonte (titolare nel 2016).

Il duo di mediani dovrebbe essere composto da Joao Moutinho e Renato Sanches e, oggettivamente, questo appare come il reparto meno “stellare” a disposizione dei portoghesi (nel quale va aggiunto anche Danilo Pereira del PSG). Ma, da qui in avanti, cambia la musica. Eccome. Alle spalle di “Sua Maestà” Cristiano Ronaldo, infatti, svarieranno Bernardo Silva (City) Bruno Fernandes (United) e Joao Felix (Atletico Madrid). Un trio di qualità assoluta che ha in dotazione anche tanti gol. Oltre a questi nomi già di primissimo livello, le alternative non mancheranno, perchè “rincalzi” sarebbe davvero riduttivo per giocatori come Diogo Jota (Liverpool), Gonçalo Guedes (Valencia), Ruben Neves (Wolves) e Andrè Silva (Eintracht, ex Milan).

Tanta, anzi tantissima qualità offensiva, per una compagine che ha saputo aggiungere chili, esperienza e solidità anche alle spalle dei quattro fuoriclasse avanzati. Una nazionale pronta a fare il bis di Euro 2016 ma, ed è un grosso “ma”, il cammino sarà tutt’altro che semplice. La squadra del CT Fernando Santos è inserita nel Gruppo più complicato di tutta la manifestazione, assieme a Ungheria (esordio il 15 giugno), Germania (secondo impegno del 19 giugno) e, corsi e ricorsi storici, proprio la Francia (chiusura del Girone il 23 giugno).

Un raggruppamento durissimo, che “tasterà subito il polso” a CR7 e compagni. La voglia di ripetersi dopo l’impresa dello Stade de France è immensa, ma niente è scontato a questi livelli. Però, statene certi, questa volta il Portogallo è molto più del solo 4 volte Pallone d’Oro. Gli avversari sono avvertiti…

Foto: Lapresse

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