Formula 1
F1, la Ferrari abbandona lo sviluppo della macchina 2021 e punta tutto sul 2022. E le regole cambieranno…
“Per quanto concerne lo sviluppo della macchina, noi abbiamo già fatto la nostra decisione: è tutto mirato al 2022 e dunque non ci saranno dei veri e propri sviluppi per migliorare le debolezze della SF21. Comunque si può sempre lavorare sui problemi, semplicemente comprendendoli meglio: se capisci quali sono i motivi allora puoi aprire delle porte ad alcune soluzioni che si possono già applicare“.
Con queste parole il direttore sportivo della Ferrari Laurent Mekies ha detto chiaramente nel corso del weekend del GP di Francia (round del Mondiale 2021 di F1) che le risorse della Rossa saranno ormai tutte focalizzate sul nuovo progetto del 2022. L’ammissione non sorprende dal momento che, per il regolamento in vigore e la base da cui partiva la scuderia di Maranello, non era possibile rifare da capo l’intera macchina. La SF21 nasce dalla SF1000, monoposto a dir poco disastrosa, che ha costretto il team italiano a chiudere l’anno passato in sesta posizione nel campionato costruttori.
E dunque si punta tutto sulla vettura dell’anno prossimo, stagione della “rivoluzione tecnica”, in tutti partiranno da “un foglio bianco”. Ma quali saranno le caratteristiche della F1 del futuro? Indichiamole per i punti salienti:
1. Aerodinamica: vi sarà il ritorno dell’effetto suolo, che verrà ottenuto semplificando al massimo l’aerodinamica del telaio. Gli alettoni dovranno rispettare nuove specifiche, risultando molto meno ricercati ed efficaci rispetto a ora.
2. Pneumatici: cambieranno completamente le gomme, con cerchi dal diametro da 18 pollici, con mescole che dovrebbero degradare meno e dare modo alle squadre di variare le strategie in corsa.
3. Power Unit: vi sarà il congelamento delle unità per tre anni. In altre parole, il motore del 2022 dovrà essere utilizzato sino al 2024.
La Ferrari, come tutte, spera di interpretare al meglio questo cambiamento epocale nel quale ancor di più la prestazione e l’affidabilità dovranno essere efficienti.
Foto: LaPresse