Formula 1
F1, la Ferrari ha il suo nuovo amministratore delegato: sarà Benedetto Vigna a prendere il posto di Louis Camilleri
La Ferrari ha il suo nuovo amministratore delegato. Sarà Benedetto Vigna a prendere il posto di Louis Camilleri che aveva rassegnato le sue dimissioni per questioni personali.
52enne, laureato con lode in Fisica Subnucleare all’Università di Pisa, Vigna entrerà a far parte della celebre azienda di Maranello dal 1° settembre. Una storia tra business e tecnologia: nel 1995 è entrato in STMicroelectronics, dove ha dato il via alle attività sui sistemi micro-elettromeccanici della società, ottenendo riscontri notevoli in termini di profitto, con particolare attenzione al mercato industriale ed automotive.
Le sue responsabilità sono state successivamente ampliate anche alla connettività ed alle soluzioni di imaging e power management. Vigna è, infatti, creatore di un sensore di movimento tridimensionale inizialmente applicato agli airbag, e successivamente utilizzato per elettronica di consumo e console da gioco. In buona sostanza, ci si riferisce a una personalità che ha saputo investire in idee e novità.
John Elkann, Presidente di Ferrari, si è così pronunciato rispetto a questa nomina: “Siamo felici di dare il benvenuto a Benedetto Vigna come nostro nuovo Amministratore Delegato. La sua profonda conoscenza delle tecnologie che guidano gran parte del cambiamento della nostra industria, le sue comprovate capacità di innovazione, l’approccio imprenditoriale e la sua leadership rafforzeranno ulteriormente Ferrari scrivendo nuovi capitoli della nostra storia irripetibile di passione e performance nell’era entusiasmante che ci attende“.
Parole di grande soddisfazione anche per Vigna, come è logico che sia: “È un onore straordinario entrare a far parte della Ferrari come Amministratore Delegato e lo faccio in egual misura con entusiasmo e responsabilità. Entusiasmo per le grandi opportunità che potremo cogliere. E con un profondo senso di responsabilità nei confronti degli straordinari risultati e delle capacità degli uomini e delle donne di Ferrari, di tutti gli stakeholder della Società e di coloro che, in tutto il mondo, provano per Ferrari una passione unica“.
Una scelta dunque che vuole premiare l’innovazione e l’apertura alle nuove tecnologie di cui la Ferrari ha bisogno e i cui riflessi riguarderanno anche il mondo delle corse.
Foto: LaPresse