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F1, Red Bull e Mercedes si giocheranno il Mondiale fino all’ultima gara? La Ferrari ci spera…

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Sono ormai andate in archivio sei gare del Mondiale di Formula Uno 2021 che, al momento, è il più incerto e intrigante da tre anni a questa parte. Dopo due stagioni di monologo Mercedes, attualmente la Stella a tre punte si vede seriamente minacciata dalla Red Bull. Non a caso il conto delle vittorie è in parità assoluta, 3 per parte. Come se non bastasse, il team di Milton Keynes comanda sia il Mondiale piloti con Max Verstappen che quello costruttori. Peraltro, entrambe le parti possono rammaricarsi di aver lasciato qualche punto sul piatto. Tale situazione potrebbe rappresentare indirettamente un vantaggio per la Ferrari in ottica futura.

La Scuderia di Maranello ha dichiarato come l’obiettivo per il 2021 sia di chiudere al terzo posto la classifica iridata riservata alle squadre. Un traguardo sicuramente alla portata del Cavallino Rampante che, infatti, dopo il GP di Azerbaigian ha scavalcato la McLaren. Di certo c’è che non ci si svenerà allo scopo di combattere per tale adempimento, poiché lo sguardo è già rivolto al 2022, con la maggior parte delle risorse concentrate proprio sulla realizzazione di vettura e power unit del prossimo anno, quando entrerà in vigore una rivoluzione regolamentare. Non ha senso spremersi per un piazzamento, per quanto prestigioso, se la volontà è quella di tornare a competere per l’Iride nel minor tempo possibile.

Zitti zitti, in casa Ferrari si fa il tifo per la bagarre più feroce possibile tra Red Bull e Mercedes, in maniera tale che i due team siano costretti a concentrarsi anche sullo sviluppo delle attuali monoposto, le quali finiranno metaforicamente dallo sfasciacarrozze a fine anno. Dopotutto, il progetto attuale non potrà in alcun modo essere riutilizzato nella stagione ventura. Dunque, drenare risorse intellettive e finanziarie per portare al limite la W12 e la RB16B potrebbe avere un effetto negativo sulle loro succeditrici, in quanto i team diretti da Christian Horner e Toto Wolff si troverebbero a combattere su due fronti, quello del 2021 e del 2022. Proprio per questo chi si focalizzerà quasi esclusivamente sul futuro potrebbe essere avvantaggiato.

In tal senso c’è un precedente significativo, per il quale bisogna tornare indietro di 13 anni. Nel 2008 la Ferrari e la McLaren erano ingaggiate in un furibondo testa a testa per la conquista di entrambi i titoli iridati. Al contempo, per il 2009 era annunciata una rivoluzione tecnica. La squadra di Maranello e quella di Woking, da un biennio inarrivabili per gli avversari, spinsero al limite la F2008 e la MP4/23. Il risultato fu che le successive F60 e MP4/24 non potessero essere progettate con la dovuta cura e, infatti, non si rivelarono all’altezza di molte rivali. Non solo perché prive del famoso “doppio diffusore” che fece le fortune della Brawn GP, ma anche per evidenti lacune progettuali. Infatti la Red Bull RB5, concepita senza il double diffuser, risultò nettamente superiore sia alla Ferrari che alla McLaren.

Insomma, la speranza è che la storia si possa ripetere a tredici anni di distanza, stavolta con Mercedes e Red Bull a recitare il ruolo ricoperto all’epoca da Ferrari e McLaren le quali, invece, sognano di trarre vantaggio da un’altrui lotta per il Mondiale protratta sino al termine della stagione corrente allo scopo di tornare al vertice assoluto.

Foto: La Presse

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