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Gianni Iapichino: “A Larissa insegno a saltare come Fiona May, la mamma non è contenta. Ha detto che non arrivava a Tokyo…”

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La decisione di Larissa Iapichino di cambiare il proprio allenatore a un mese dalle Olimpiadi di Tokyo 2021 ha indubbiamente fatto scalpore nell’universo dell’atletica leggera. La saltatrice in lungo, capace di un superlativo 6.91 indoor durante l’inverno, ha deciso di lasciare la guida di Gianni Cecconi e di affidarsi al papà Gianni Iapichino, che a cavallo tra la fine degli anni ’90 e l’inizio degli anni 2000 allenò anche sua mamma Fiona May.

Il tecnico toscano ha spiegato i motivi che stanno dietro a questa decisione in un’intervista concessa a La Repubblica: “Larissa ha ponderato la sua decisione. Da tempo si sentiva demotivata. Dopo il Golden Gala e a Firenze abbiamo parlato e lei mi ha detto che aveva bisogno di un cambio. Io ero defilato, ho sempre pensato che per lei fosse meglio un riferimento tecnico diverso dai genitori, ma ho accettato di fronte a una sua scelta ben precisa“.

Il 52enne ha proseguito: “Con Cecconi pensavamo fosse lo stress per la maturità, un periodo di apprensione che Larissa ha attraversato perché ci teneva molto a uscire dall’esperienza del liceo con un voto che la potesse gratificare. Fino al Golden Gala è rimasta sui libri a studiare, ma evidentemente non era solo un problema legato alla maturità: erano questioni interiori, che instillano dubbi negli atleti. Al Golden Gala ha sentito il peso di un’incertezza interiore da risolvere. Le ho detto che avremmo potuto pensarci dopo le Olimpiadi, ma mi disse che non sarebbe arrivata a Tokyo e ha chiesto aiuto a me. Ha dimostrato una maturità doppia: al liceo e nel prendere a diciotto anni una decisione del genere“.

L’ex astista ha parlato anche di come l’ha presa Fiona May, sua ex moglie e mamma di Larissa: “So che non è molto contenta e si è fatta sentire anche se non le ho parlato direttamente. Ma mia figlia è stata molto determinata e ha rivendicato quel che sente come giusto. Lei è una ragazza molto matura, l’ha dimostrato in questo percorso di crescita. Per questo mi sento tranquillo“.

L’allenatore si è poi soffermato su un punto molto suggestivo: “Al primo allenamento ho convinto Larissa a saltare come faceva la madre. Un’atleta rapida e veloce come lei non può partire da ferma come una saltatrice esplosiva, che lo fa con naturalezza, è anche un problema di dispendio di energia. Prima della rincorsa le ho proposto di introdurre un piccolo preavvio, non troppo accentuato per non perdere il senso della distanza, brevissimo per permetterle di essere precisa con l’appoggio del piede. Così saltava Fiona, così si è trovata a suo agio Larissa, dopo poche prove. Vedrete di che si tratta agli Assoluti di Rovereto“.

A Gianni Iapichino è stato chieste se si riuscirà a recuperare per le Olimpiadi: “Si tratta di un impegno grosso, per adesso abbiamo la scadenza dei campionati italiani. Ma credo di sì, stiamo cercando di migliorare in tempo per Tokyo. E a fine stagione ci metteremo sotto per una preparazione più completare, per programmare il futuro“.

Foto: Fidal

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