Ciclismo

Giro del Delfinato, Fabio Aru sin qui sempre con i migliori, ma crono negativa. Ora salite decisive

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Fabio Aru ha fatto il suo ritorno in gara al Giro del Delfinato dopo oltre un mese di assenza dalle gare. Il sardo aveva partecipato alla Liegi-Bastogne-Liegi, poi aveva deciso di tirare il fiato per qualche settimana e si è rimesso il dorsale in occasione dell’appuntamento transalpino che funge tradizionalmente come evento di preparazione al Tour de France. Il Cavaliere dei Quattro Mori sta cercando di ritrovare fiducia ed entusiasmo, oltre naturalmente alla gambe dei giorni migliori. Dopo tre stagioni estremamente difficili con la casacca della UAE Emirates, il 30enne ha scelto la Qhubeka-Assos per tentare il rilancio e cercare di tornare al livello dei giorni migliori, quando salì per due volte sul podio finale al Giro d’Italia e riuscì a indossare provvisoriamente la maglia gialla alla Grande Boucle.

Il rilancio al Giro del Delfinato è stato discreto, visto che nelle prime frazioni è riuscito a giungere all’arivo sempre insieme ai migliori, anche se va detto che non erano previste difficoltà altimetriche particolarmente esigenti. Fabio Aru ha però pagato una cronometro individuale particolarmente negativa: i 16,4 km da Firminy a Roche-La-Molière sono stati poco digeriti dal Cavaliere, il quale ha accusato un ritardo di 1’34” dal kazako Alexey Lutsenko. Al momento il nostro portacolori occupa il 32mo posto in classifica generale con un ritardo di 1’35” dall’austriaco Lukas Poestlberger, 1’34” dal kazako Alexey Lutsenko, 1’29” dal danese Kasper Asgreen, 1’21” dal britannico Geraint Thomas, 1’19” dall’australiano Richie Porte (giusto per citare alcuni big in gara).

C’è attesa per la prima vera tappa di montagna e per capire il reale stato di forma di Fabio Aru. Domani è in programma la sesta tappa: 167 km da Loriol-sur-Drome a Le Sappey-en-Chartreuse. Da scalare il classicissimo Col de Porte (7,7 km al 6,5% di pendenza media), dalla cui cima mancheranno 20 km al traguardo. Discesa e poi si imbocca l’ascesa che conduce al traguardo, divisa in due tronconi: 3,7 km al 5,2% e poi 3 km al 6,1%. Sarà un esame importante per il Cavaliere dei Quattro Mori, il primo di un weekend molto intenso: sabato arrivo in salita a La Plagne (17,1 km al 7,4% di pendenza media), domenica il Col de la Colombiere e il Col de Joux-Plane prima dell’arrivo a Les Gets. Deciderà poi di partecipare al Tour de France?

Foto: Shutterstock

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