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Ciclismo
Giro d’Italia U23, i favoriti. Juan Ayuso può dominare. Henri Vandenabeele e Jesus David Peña le prime alternative
Il Giro d’Italia U23 2021 inizierà domani. Come sempre, la Corsa Rosa riservata alla categoria antecedente al professionismo sarà piena zeppa di giovani da seguire. Diversi sono i nomi già noti ai più che vi prenderanno parte. Ad esempio, saranno della partita sia l’enfant prodige spagnolo Juan Ayuso che il secondo classificato della scorsa edizione Henri Vandenabeele. Di seguito trovate la nostra griglia dei favoriti per il trionfo del Giro U23.
PRIMA FILA
JUAN AYUSO (TEAM COLPACK BALLAN): Il giovanissimo spagnolo della Colpack è il grande favorito per il successo finale di quest’edizione del Giro d’Italia U23. Ayuso, che è un classe 2002, dunque al primo anno nella categoria, ha fin qui dominato la stagione italiana vincendo il Trofeo Piva, il Giro del Belvedere e due tappe e la classifica generale del Giro di Romagna. Il catalano è forte sia in salita che a cronometro e vanta anche un ottimo spunto veloce. Sostanzialmente, non ha punti deboli.
HENRI VANDENABEELE (DEVELOPMENT TEAM DSM): Vandenabeele torna al Giro d’Italia U23 dopo aver colto il secondo posto, l’anno scorso, alle spalle di Tom Pidcock. Stavolta, però, il belga non indosserà la maglia della Lotto Soudal, ma quella del Team Sunweb. Henri, oltre a vantare ottime qualità in salita, tanto che l’anno scorso fu anche secondo alla durissima Ronde de l’Isard, ove, peraltro, vinse la tappa con arrivo sul mostruoso Hospice-de-France, possiede pure delle doti di recupero notevoli. Alla Corsa Rosa della passata stagione, infatti, andò in crescendo giorno dopo giorno e conquistò la piazza d’onore nell’ultima frazione, nella quale sfornò una scalata da applausi sul Mortirolo.
JESUS DAVID PEÑA (COLOMBIA TIERRA DE ATLETAS-GW): Due anni fa Jesus David Peña, all’epoca corridore al primo anno, colse il settimo posto in classifica generale pur correndo come gregario del vincitore Ardila. L’impressione fu che il giovane colombiano, il quale giunse secondo sul Passo Maniva e quarto sul Fedaia, fosse un diamante grezzo, un toro da domare. Peña, infatti, era assai scomposto sulla bicicletta mentre pedalava, ma allo stesso tempo riusciva ad andare fortissimo in salita tirando rapporti impossibili per gli altri partecipanti. In questo 2021, Jesus David ha dominato la Vuelta a Colombia U23, e, ora, ha deciso di tornare al Giro con l’obiettivo di conquistare la maglia rosa.
ANTHON CHARMIG (UNO-X DARE TEAM): Il ventitreenne danese, che potrà partecipare al Giro U23 per via della regola che consente, solo per quest’anno, anche gli Elite primo anno di iscriversi, è stato una delle grandi sorprese di questa prima parte di 2021. Charmig è arrivato sesto al Giro di Turchia, gara ove ha sfiorato la vittoria sulla salita di Elmali e, pochi giorni fa, ha colto la seconda piazza all’Alpes Isère Tour. Tra i favoriti per il trionfo c’è anche lui.
SECONDA FILA
ANDERS HALLAND JOHANNESSEN (UNO-X DARE TEAM): Il giovane norvegese, che nasce, ciclisticamente parlando, nel ciclocross, si è messo particolarmente in luce in quest’inizio di stagione. Johannessen è arrivato quarto sull’erta di Elmali al Giro di Turchia, corsa a tappe da lui conclusa al nono posto, e di recente ha colto la decima piazza all’Alpes Isère Tour. Insieme al compagno Charmig forma una coppia pericolosissima.
YESID PIRA (CAJA RURAL): Pira è un giovane grimpeur colombiano che, in questa stagione, ha stupito tutti dominando sull’Alto de la Linea, salita icona della Vuelta a Colombia. Inoltre, ha concluso la Vuelta a Colombia U23 al settimo posto e quella dei grandi al quinto. E’ appena sbarcato in Europa dato che la Caja Rural lo ha messo sotto contratto poche settimane fa, e potrebbe fare fuoco e fiamme sulle salite del Giro d’Italia U23.
SEAN QUINN (HAGENS BERMAN AXEON): Sesto due anni fa e diciassettesimo l’anno scorso, quando fu vittima di una tremenda crisi sul Mortirolo, Sean Quinn correrà il suo terzo Giro d’Italia U23 con l’obiettivo di centrare almeno il podio. Forte sia in salita che a cronometro, Quinn, di recente, ha dimostrato di godere di un ottimo stato di forma conquistando il successo alla Classica da Arrabida e piazzandosi al quattordicesimo posto alla Volta ao Algarve.
THOMAS GLOAG (TRINITY RACING): Il britannico classe 2001 della Trinity, l’anno scorso, fu il braccio destro del vincitore Thomas Pidcock. Le sue prestazioni sul Montespluga e sul Mortirolo furono a dir poco eccezionali. Quest’anno sarà lui il leader della Trinity e quest’edizione della Corsa Rosa potrebbe essere la gara della sua consacrazione.
TERZA FILA
ASBJORN HELLEMOSE (V.C MENDRISIO): Il danese della V.C. Mendrisio è da ormai due anni un habitué delle posizioni nobili delle gare del calendario italiano. L’anno scorso fu nono al Giro d’Italia U23, mentre in questa stagione è giunto quarto al Giro di Romagna. Corridore solido e maturo, nonché dotato di ottime qualità in salita, in quest’edizione della Corsa Rosa potrebbe essere un pericoloso outsider per il successo finale.
EDOARDO ZAMBANINI (ZALF EUROMOBIL DESIREE FIOR): L’anno scorso Zambanini fu una delle grandi rivelazioni del Giro d’Italia U23. Alla sua prima Corsa Rosa, il classe 2001 della Zalf conquistò la decima piazza finale. Per ora è stato autore di una buona stagione, pur senza acuti, anche poiché nel calendario non erano presenti troppe gare adatte a lui. Al Giro, ad ogni modo, sarà l’azzurro di riferimento.
HENOK MULUBRHAN (QHUBEKA ASSOS): Il corridore eritreo della Qhubeka, l’anno scorso, fu undicesimo in classifica generale. Mulubrhan, in questo primo scorcio di 2021, si è piazzato nei dieci in corse prestigiose come il Giro del Belvedere e il Trofeo Piva ed è stato anche protagonista di un’ottima settimana internazionale Coppi & Bartali. Un piazzamento di pregio, dunque, dovrebbe essere nelle sue corde.
YANNIS VOISARD (SWISS RACING ACADEMY): L’elvetico classe 1998 della Swiss Racing Academy fu uno dei grandi protagonisti della scorsa stagione. Voisard, infatti, giunse sesto al Giro d’Italia U23 e undicesimo alla Ronde de l’Isard. In questo 2021, per il momento, però, non ha ancora palesato una condizione simile a quella esibita a settembre 2020. Ad ogni modo, se dovesse trovare il colpo di pedale giusto, sarebbe un cliente scomodo per tutti.
QUARTA FILA
DIDIER MERCHAN (COLOMBIA TIERRA DE ATLETAS-GW): Il colombiano classe 1999, l’anno scorso, come tutti i suoi connazionali, non riuscì a esprimersi al massimo delle sue opportunità al Giro d’Italia U23 poiché vi si presentò con una condizione approssimativa. Ad ogni modo, fu comunque capace di arrivare tra i primissimi in vetta al Montespluga. Successivamente, Merchan è giunto terzo al Clasico RCN 2020 e secondo alla Vuelta a Colombia U23 2021. Grazie alle sue qualità in salita, Merchan potrà essere qualcosa in più di un semplice gregario per Jesus David Peña.
MARCO FRIGO (SEG RACING ACADEMY): Nell’ultimo biennio la sfortuna ha sovente penalizzato Marco Frigo, il quale, due anni fa, era riuscito a vincere il titolo italiano U23 alla prima stagione nella categoria. L’azzurro della Seg Racing Academy, ad ogni modo, quest’anno ha dimostrato il suo valore arrivando tra i primi venti alla Settimana Internazionale Coppi & Bartali. Al top della condizione, può puntare almeno a un posto nei dieci.
ALEXANDRE BALMER (GROUPAMA-FDJ CONTI): Il biker elvetico della Groupama-FDJ si presenta al via della Corsa Rosa in formissima, forte del titolo nazionale appena vinto nel cross country e della top-10 ottenuta all’Alpes Isère Tour. In questo 2021, inoltre, si è già piazzato al terzo posto al Giro del Belvedere. Questo Giro d’Italia U23 potrebbe essere la corsa della sua definitiva esplosione.
ALESSANDRO VERRE (TEAM COLPACK BALLAN): Il giovane scalatore azzurro sarà la seconda freccia in casa Colpack dopo Ayuso. Per ora il suo 2021 è stato eccezionale. Alessandro, infatti, ha vinto il Trofeo Città di Meldola, è arrivato secondo alla Strade Bianche di Romagna e si è piazzato al sesto posto al Giro di Romagna. Un piazzamento di rango nella classifica generale è nelle sue corde.
GLI OUTSIDER
ALESSIO MARTINELLI (TEAM COLPACK BALLAN): Due anni fa, da juniores, Martinelli fu secondo sia al prestigioso Giro della Lunigiana che al Mondiale di Harrogate. Al momento, probabilmente complice la pausa dell’anno scorso dovuta al Covid, non ha ingranato del tutto tra gli U23. Questo Giro potrebbe essere l’occasione giusta, per l’azzurro, per far divampare tutto il suo talento.
RICCARDO CIUCCARELLI (BIESSE ARVEDI): L’azzurro della Biesse Arvedi sembra essere cresciuto molto rispetto alla scorsa stagione e poche settimane fa è arrivato nei dieci al Giro di Romagna. Potrebbe essere un outsider interessante per un posto tra i primi dieci.
ANDREA PIETROBON (CYCLING TEAM FRIULI): Il leader del Team Friuli sta facendo una stagione stupenda. Andrea è arrivato nei dieci al Trofeo Piva, al Giro del Belvedere e al Giro di Romagna. E’ un corridore ormai maturo e in salita se la cava.
ALEX MARTIN GUTIERREZ (KOMETA U23): Nello scorso biennio Gutierrez fu un grande protagonista delle gare a tappe del calendario spagnolo. Per ora, in questa prima parte di 2021, non ha incantato. Tuttavia, il talento non gli manca.
FERNANDO TERCERO LOPEZ (KOMETA U23): Il giovanissimo scalatore spagnolo classe 2001, l’anno scorso, è arrivato in top-10 sia alla Vuelta a Cantabria che alla Volta a Valencia. Tra i candidati al ruolo di rivelazione di questo Giro c’è sicuramente anche lui.
GABRIELE BENEDETTI (ZALF EUROMOBIL DESIREE FIOR): Benedetti è un corridore promettente, il quale, da juniores, ha vinto il Giro del Nordest e si è piazzato al sesto posto al Mondiale di Innsbruck. In questo 2021 ha conquistato il GP La Torre e ha colto il quarto posto sia al Trofeo Piva che al Trofeo Città di San Vendemiano. In salita va forte e in questa Corsa Rosa potrebbe essere protagonista.
ALEX TOLIO (ZALF EUROMOBIL DESIREE FIOR): Tolio sta facendo una stagione veramente eccellente e ha dominato la Strade Bianche di Romagna. Tuttavia, l’unica sua referenza nelle corse a tappe è un decimo posto al Giro della Lunigiana 2018, per cui non sappiamo realmente cosa aspettarci.
RICHARD HUERA (CAJA RURAL): Oltre a Pira, la Caja Rural ha un altro scalatore colombiano interessante, vale a dire l’ecuadoriano Richard Huera. L’anno scorso, Huera, fu ventesimo al Tour Colombia e quattordicesimo alla Vuelta a Ecuador. In questo 2021, invece, ha mostrato le sue qualità in salita piazzandosi al quarto posto sia al Reto al Chiles che alla Subida a Urraki-Azpeitia.
GIANMARCO GAROFOLI (DEVELOPMENT TEAM DSM): Il classe 2002 della DSM è uno dei più grandi talenti prodotti, in epoca recente, dal ciclismo italiano. Nel 2019, al primo anno da juniores, fu campione nazionale e arrivò quinto al Mondiale di Harrogate. In questo 2021 è giunto quinto alla Strade Bianche di Romagna, secondo al Trofeo Città di Meldola e undicesimo al Giro di Romagna. Forse è ancora un po’ acerbo, ma ha le qualità per fare una grande Corsa Rosa.
RUEBEN THOMPSON (GROUPAMA-FDJ CONTI): Rueben Thompson è uno scalatore neozelandese delle qualità enormi. L’anno scorso vinse sul durissimo arrivo in quota di The Remarkables al Tour of Southland, la gara più antica e prestigiosa della sua nazione. Dopo un buon Alpes Isère Tour, potrebbe incantare sulle salite della Corsa Rosa.
LAURENCE PITHIE (GROUPAMA-FDJ CONTI): Il giovanissimo neozelandese classe 2002 della Groupama-FDJ è uno dei corridori più talentuosi al via. La Corsa Rosa potrebbe essere ancora un po’ troppo dura per lui, ma il recente settimo posto al Tour de la Mirabelle, ove ha sfiorato il successo nella tappa regina, dimostra che gode di un ottimo stato di forma.
LORENZO GINESTRA (ARAN CUCINE VEJUS): Ginestra aveva iniziato la stagione alla grande, dando prova di andare fortissimo in salita in gare di rango come la Firenze-Empoli e il Giro del Belvedere. La controprestazione al Giro di Romagna, però, ha fatto calare le sue quotazioni. Ad ogni modo, al top della condizione è un nome che può competere per i piazzamenti più pregiati della classifica generale.
BRAYAN ESTEBAN MALAVER (ARAN CUCINE VEJUS): Il giovanissimo colombiano, classe 2001, l’anno scorso fu ventunesimo alla Corsa Rosa. Di recente, invece, è giunto quattordicesimo al Giro di Romagna. Sulle salite di questo Giro, potrebbe stupire.
UNAI IRIBAR (LABORAL KUTXA): Questo giovane basco sta andando fortissimo nelle gare in linea più dure del calendario spagnolo. Ad oggi, Iribar ha vinto la Santikutz Klasika-Legazpi e il Trofeo Eusebio Velez, mentre si è piazzato al secondo posto alla Subida a Gorla-Bergara e al quinto alla Subida a Urraki-Azpeitia. Un palcoscenico del rango del Giro d’Italia U23 non l’ha ancora mai calcato, ma al netto di ciò, le doti per fare grandi cose pare averle.
GERMAN DARIO GOMEZ & YEISSON CASALLAS (COLOMBIA TIERRA DE ATLETAS-GW): Gomez e Casallas sono due promettenti colombiani classe 2001. Alla Vuelta a Colombia U23 sono arrivati rispettivamente terzo e quinto. Ambedue vanno molto forte in salita, ma potrebbero dover sacrificare le loro ambizioni personali per lavorare per i compagni Peña e Merchan.
TOBIAS HALLAND JOHANNESSEN (UNO-X DARE): Rispetto al gemello Anders, lo abbiamo visto correre molto meno. Tuttavia, al Tour of the Alps, che la sua squadra lasciò dopo appena due tappe a causa di una positività al Covid, fu capace di arrivare sedicesimo nella durissima Innsbruck-Feichten im Kaunertal. Quel dì giunse al traguardo insieme a un certo Daniel Martinez a poco più di due minuti da Simon Yates. Se questo è il suo livello in salita, la Uno-X ha tre assi tra le mani.
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Foto: Valerio Origo