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Italia-Turchia, Europei calcio 2021: gli azzurri cominciano con un avversario ostico, Calhanoglu e compagni capaci di tutto

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La parola d’ordine di Roberto Mancini è una e una soltanto: spensieratezza. Nella conferenza stampa di ieri il commissario tecnico dell’Italia ha spinto molto su questo termine in vista del debutto della sua Italia agli Europei di calcio che cominceranno proprio questa sera. Allo Stadio Olimpico il cammino azzurro nel girone A comincerà con la Turchia, proprio come accadde ventuno anni fa.

Gli azzurri debuttarono contro gli ottomani anche nell’ormai lontano 2000, negli Europei disputati tra Belgio e Olanda. Allora la squadra di Dino Zoff si impose per 2-1, con Antonio Conte a sbloccare il risultato e Filippo Inzaghi su rigore a rifinirlo, con il mezzo il gol di Okan Buruk. Il calcio è però cambiato e la nazionale in maglia rossa ha espresso sempre più giocatori capaci di dire la loro in ogni competizione.

In panchina è tornato Senol Gunes, l’artefice del terzo posto del Mondiale 2002, ed è riuscito a mettere in piedi una selezione di talento. Burak Yilmaz, nonostante l’età assai avanzata, viene da un anno da stropicciarsi gli occhi con il Lille campione di Francia e verrà assistito dal compagno di squadra Yazici e da Hakan Calhanoglu, nelle ultime stagioni uno dei punti di riferimento del Milan. Tanta fantasia (comprendendo anche Cengiz Under), che gli ha permesso di battere addirittura la Francia nel girone di qualificazione all’Europeo e di imporsi con Olanda e Norvegia nel girone per il Mondiale a marzo, ma è la stessa squadra capace di farsi recuperare due reti dalla non irreprensibile Lettonia pochi giorni dopo.

Una Turchia capace davvero di qualunque cosa; se dovesse essere in giornata sì, diventerebbe un avversario da non sottovalutare. Le sensazioni date dagli azzurri nella gestione Mancini sono però positive, e possono sopperire ai problemi di infortuni in mezzo al campo palesatisi nelle ultime settimane, tra Verratti ancora non disponibile e gli innesti dell’ultim’ora di Pessina e Castrovilli in luogo di Sensi e Pellegrini. Il pronostico è dalla parte dell’Italia, forte anche delle sette vittorie e tre pareggi nelle dieci partite giocate con gli ottomani. Sta alla Nazionale di Mancini rispettare le aspettative su di sé e di cominciare con il piede giusto un torneo che vuole disputare da protagonista.

Foto: LaPresse

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