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Ivan Zaytsev: “Paola Egonu è la mia erede. Io e Sylla capitani? Dobbiamo sempre dimostrare di essere italiani”

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Ivan Zaytsev si sta preparando per essere protagonista alle Olimpiadi di Tokyo 2021 insieme alla Nazionale Italiana di volley. Il capitano degli azzurri spera di salire ancora una volta sul podio a cinque cerchi, dopo aver conquistato la medaglia di bronzo a Londra 2012 e l’argento a Rio 2016.

L’opposto, reduce da una stagione comunque positiva in Russia con la casacca del Kuzbass Kemerovo, ha parlato delle ambizioni di questo gruppo agli ormai imminenti Giochi: “Siamo quelli di 5 anni fa, più maturi – ha dichiarato in un’intervista concessa al Corriere della SeraNon sono scaramantico, ma la stagione prima di Rio avevo giocato in Russia. Quest’anno sono andato addirittura in Siberia“.

Proprio quella vinta a Rio è l’ultima medaglia conquistata dall’Italia, ma lo Zar non sembra sentire la pressione del risultato a tutti i costi: “Sono anni che ci convivo. Prima di questo ciclo arrivavano medaglie forse con più continuità. Ma l’unica cosa che conta, parliamoci chiaro, sono i Giochi. E noi non viviamo nel passato e abbiamo il presente nelle nostre mani“.

Ivan Zaytsev, che nella prossima stagione giocherà con la maglia di Civitanova, ha già individuato un erede, anzi per la precisione un’erede: “Paola Egonu. Moderna, amata, seguita, criticata, fortissima dentro e fuori dal campo. Perché non dovrebbe essere una donna il mio erede?“.

Da capitano a capitano, lo Zar si sofferma anche su Miriam Sylla che guiderà le azzurre alle Olimpiadi: “Miriam è sveglia e perfetta per il ruolo e forse siamo noi a guidare le Nazionali perché siamo costretti a dimostrare continuamente di essere italiani. Ovviamente non è normale questo preconcetto verso chi non ha radici qui, ma dover convincere gli altri ci ha reso più guerrieri e patriottici“.

Foto: Lapresse

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