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Karate, gli atleti azzurri affilano le armi verso Tokyo con grande voglia di fare bene

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Siamo ad un mese esatto dal via dei Giochi Olimpici di Tokyo 2021 e, anche la squadra di karate, inizia ad affilare le proprie armi in vista del grande evento. Tra i karateka che erano già qualificati, e chi ha avuto bisogno del Torneo Pre-Olimpico di Parigi per centrare il pass, i nostri atleti si sono concessi qualche giorno di riposo prima di concentrarsi anima e corpo verso la “prima assoluta” di questa disciplina sotto i Cinque Cerchi, proprio laddove il karate è nato.

I nostri alfieri saranno Viviana Bottaro e Mattia Busato per il kata individuale, il capitano Luigi Busà (-75 kg), Angelo Crescenzo (-67 kg) e Silvia Semeraro (+61 kg) per il kumite. Cinque atleti dal palmarès di altissimo livello internazionale, che partono per il Giappone con la chiara intenzione di puntare al massimo obiettivo possibile.

Andiamo, quindi, a sentire le loro parole rilasciate al sito ufficiale di FIJLKAM ad un mese dal via ufficiale delle Olimpiadi:

Silvia Semeraro: “È una grandissima emozione, sono ancora incredula, sto ancora sognando e voglio continuare a farlo. Questo è solo l’inizio e spero di portare a casa una bella medaglia da Tokyo. È lì che tireremo le somme. Spero non sia l’ultima partecipazione del karate alle Olimpiadi, ma il fatto che sia la prima volta mi ha sicuramente dato ancora più stimoli per dare tutto e andarmi a prendere questa partecipazione.”

Viviana Bottaro:Il metodo di qualificazione era veramente devastante: un ranking ristretto e un torneo di qualificazione secco, che è sempre un terno al lotto. C’è un po’ il rammarico perché in ogni categoria ci sono atleti fortissimi che meriterebbero le Olimpiadi. Noi cinque, però, siamo una bella squadra e ne sono molto orgogliosa. Per quanto riguarda la preparazione, ci aspettano giorni molto intensi e io sono molto emozionata. Non vedo l’ora di attraversare questo periodo preolimpico e siamo tutti gasati. La mia aspettativa è di godermi quel giorno, fare bene e divertirmi. Per noi del karate è un’occasione unica nel vero senso della parola. Mi sento la responsabilità di rappresentare la nazionale e tutto il movimento del karate. Ho la fortuna e il privilegio di partecipare, cosa che i campioni prima di me non hanno potuto fare. In base alle nostre qualità abbiamo tutti, sicuramente, la possibilità di fare bene e di fare medaglia. Quel giorno sarà magico e mi auguro di dare tutta me stessa al meglio”.

Mattia Busato: “È stata sicuramente una lunga attesa, le gare in questo percorso sono state davvero tante e ho utilizzato questo tempo per aggrapparmi il più possibile alle mie sicurezze. So che se riesco a fare ciò che ho in mente verrà fuori una grande gara. Siamo in cinque, conosco bene tutti e cinque, tutti dei grandi lavoratori, molto umili ma anche molto eclettici, secondo me se ne vedranno delle belle. Questi quattro anni sono stati pieni di difficoltà, ma sono cresciuto e sono stato in grado di risolvere tutti i problemi e conquistare la qualificazione”.

Angelo Crescenzo: “Gli allenamenti si stanno intensificando sempre di più. Nulla si può lasciare al caso. Allo stesso tempo, questi giorni in cui ho commentato le finali del torneo olimpico tante emozioni mi hanno stimolato e l’atmosfera olimpica già si sentiva. Sono emozionatissimo e non vedo l’ora di partire. Cinque atleti su otto è l’ennesima dimostrazione della forza, a livello internazionale, dell’Italia in questo sport. Sono sicuro che ognuno di noi può aspirare alla medaglia se non, addirittura, alla medaglia d’oro. Abbiamo tutti palmarès molto importanti, ci stiamo molto vicini, ci sentiamo spesso e stiamo tutti lavorando al meglio. Partiremo anche in raduno così da poter lavorare insieme come abbiamo sempre fatto in questo percorso di qualificazione e sono certo che l’Italia si farà valere come può e deve”.

Luigi Busà: “Abbiamo tutti grandi possibilità di fare bene. Non voglio dire altro, ci vediamo sul tatami di Tokyo dal 5 al 7 agosto”.

Foto: FIJLKAM

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