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Moto3, Filip Salac centra la pole del GP di Germania davanti a Foggia, 7° Antonelli che precede Fenati, Nepa e Migno

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Filip Salac piazza il giro giusto in avvio di Q2, non pensa a strategie particolari e centra la pole position del Gran Premio di Germania, ottavo appuntamento del Mondiale di Moto3 2021. Sul tracciato del Sachsenring il pilota ceco classe 2001 del team Honda Snipers ha conquistato la prima partenza al palo della sua carriera con il tempo di 1:26.913 con 183 millesimi di vantaggio sul nostro Dennis Foggia (Honda Leopard) in 1:27.096, mentre completa la prima fila il nipponico Tatsuki Suzuki (Honda SIC58) a 214.

Quarta posizione per il britannico John McPhee (Honda Petronas) in 1:27.228 a 315 millesimi dalla vetta, quinta per il giapponese Kaito Toba (KTM CIP) che, prima di una rovinosa caduta sotto la bandiera a scacchi, ha piazzato un buon 1:27.350 a 437 millesimi. Sesto il francese Lorenzo Fellon (Honda SIC58) a 479 millesimi, quindi un lungo filotto di italiani. Lo apre Niccolò Antonelli (KTM Avintia Esponsorama) settimo a 485 millesimi, ottavo Romano Fenati (Husqvarna Max Racing) a 562, nono Stefano Nepa (KTM BOE) a 609, quindi decimo Andrea Migno (Honda Snipers) a 716. Si ferma in tredicesima posizione il leader della classifica generale, lo spagnolo Pedro Acosta (Red Bull KTM Ajo) a 993 millesimi, mentre fa addirittura peggio il suo compagno di team (e connazionale) Jaume Masià a 1.480.

Scatterà dalla diciannovesima casella della griglia l’argentino Gabriel Rodrigo (Honda Gresini) che paga a caro prezzo un errore nell’ultimo tentativo della Q1, quindi ventiduesimo Riccardo Rossi (KTM BOE) e venticinquesimo Elia Bartolini (KTM Avintia Esponsorama).

Capitolo a parte per Darryn Binder (Honda Petronas) che si è visto sventolare addirittura una bandiera nera. Cos’è successo al pilota sudafricano? Nella Q1, dopo aver fatto segnare il miglior tempo, tra l’altro, è andato clamorosamente a contatto con l’australiano Joel Kelso (KTM CIP) finendo rovinosamente al tappeto all’ingresso della curva Omega. Guida irresponsabile e penalità inevitabile.

Credit: MotoGP.com Press

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