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MotoGP
MotoGP, caduta e secondo ritiro per Valentino Rossi nel 2021. Finora un 10° posto come miglior risultato
Altro giro, altra domenica da morale sotto i tacchi per Valentino Rossi. Il “Dottore” confidava di invertire la china negativa di questa sua annata con il Gran Premio di Catalogna 2021 di MotoGP ma, suo malgrado, la pista del Montmelò ha nuovamente regalato una doccia fredda al pilota di Tavullia. Dopo l’undicesimo posto di ieri in qualifica, infatti, il portacolori del team Yamaha Petronas voleva una gara da top10 tranquilla. Tutto cancellato nel giro di pochi secondi.
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Dopo una partenza tutto sommato positiva, il nove volte campione del mondo, infatti, ha perso rapidamente terreno, sprofondando attorno alla quindicesima posizione battagliando con Iker Lecuona, Alex Marquez o Takaaki Nakagami. Alla lunga la sua M1 è divenuta complicata da domare, e Valentino Rossi ha chiuso anzitempo la sua gara finendo malamente nella ghiaia di curva 10. Un errore quasi inspiegabile, con un ingresso in staccata troppo forzato.
Ad ogni modo la situazione del pesarese inizia a farsi pesante e, come spesso capita, i freddi numeri non fanno altre che gettare sale sulla ferita del numero 46 più famoso del mondo. Al momento, infatti, il classe 1979 è diciannovesimo nella graduatoria generale con appena 15 punti e il migliore risultato un decimo posto al Mugello (più per cadute altrui che meriti propri). Oltre a questo arrivo nella top10, Valentino Rossi ha collezionato un dodicesimo ed un sedicesimo posto a Losail, quindi caduta a Portimao, sedicesimo a Jerez de la Frontera, pria dell’undicesimo posto di Le Mans.
Un vero e proprio calvario sportivo che rischia di mortificare una leggenda del Motomondiale, senza dimenticare che l’ultima vittoria nella classe regina è datata Assen 2017, quasi una era geologica fa. Ma, come se non bastasse, non sono solamente i numeri a spaventare il “Dottore”. Quello che allarma maggiormente è il fatto che la sua M1 proprio non vada. Nè sul giro secco, nè in gara. Nemmeno su tracciati “amici” come Mugello e Barcellona, laddove ha scritto pagine epiche della sua carriera. Il matrimonio a livello tecnico, per usare un eufemismo, non decolla.
Ora starà al portacolori del team Yamaha Petronas capire cosa sarà giusto fare. Invertire questo trend, ormai, appare quanto mai complicato. I colleghi di marchio hanno un altro passo e, oggettivamente, a 42 anni non può certo essere piacevole battagliare gomito a gomito con piloti e moto nettamente inferiori. Valentino Rossi confidava che questo 2021 potesse segnare un rilancio della sua avventura in MotoGP, ma sta sempre più assumendo i tratti del calvario sportivo. E il pilota di Tavullia di certo non se lo merita…
Credit: MotoGP.com Press