MotoGP
MotoGP, Fabio Quartararo campione del mondo in pectore. Dopo 11 anni sta per finire il monopolio spagnolo
Il Motomondiale 2021 è arrivato al proprio giro di boa, ovvero la pausa estiva, anticipata di un paio di settimane rispetto ai piani originari, scombussolati dalla cancellazione del GP di Finlandia dell’11 luglio e sostituito dal GP di Stiria, aggiunto al calendario l’8 agosto. In ogni caso, siamo de facto a metà stagione, poiché sono andate in archivio 9 gare e ne restano 10 da disputare. È quindi giunto il momento di affermare che “Il Re è nudo”.
Già, perché a questo punto si può avere l’ardire di sentenziare che il 2021 passerà alla storia come l’anno in cui è stato spezzato il monopolio spagnolo in MotoGP. Dopo 11 titoli mondiali consecutivi conquistati dai centauri iberici, lo scettro della massima categoria motociclistica passerà a un pilota proveniente da un altro Paese. Chiaramente, il principale indiziato per recitare il ruolo del detronizzatore, è Fabio Quartararo, che peraltro si appresta a scrivere la storia anche in un altro senso.
Il ventiduenne francese ha sinora dimostrato di essere l’uomo più veloce e solido in assoluto, come testimoniato dal fatto di aver vinto ben quattro gare e di essere andato letteralmente in fuga nella classifica iridata proprio domenica, grazie al perentorio successo di Assen. Già nel 2020 il transalpino aveva dato l’impressione di essere il pilota dal potenziale più alto, senza però riuscire a concretizzare tale superiorità, soccombendo alfine alla regolarità di Joan Mir. Evidentemente El Diablo ha imparato la lezione, poiché ha mantenuto tutti i pregi dell’anno passato, eliminando gran parte dei suoi difetti.
Il vantaggio di 34 punti sul connazionale Johann Zarco non rende pienamente giustizia a quanto si è visto in pista. Abbiamo già scritto più volte come, senza gli imprevisti nelle gare tenute in terra spagnola, il margine del francese avrebbe potuto essere persino doppio. Insomma, tutto lascia intendere che l’Iride sia indirizzato verso il ventiduenne di Nizza. Chiaramente, un suo trionfo gli permetterebbe di scrivere la storia non solo come detronizzatore degli spagnoli, ma anche come primo transalpino a laurearsi Campione del Mondo nella classe regina. I tempi appaiono davvero maturi affinché questo accada. A meno di cataclismi, quali infortuni o crisi inattese, il titolo 2021 è decisamente indirizzato.
Davvero finirà così? Francamente, di alternative non se ne vedono. Il già citato Zarco è l’uomo più vicino a El Diablo, ma nonostante stia disputando una stagione superlativa, è praticamente sempre di rincorsa rispetto al più giovane connazionale. Inoltre, il trentunenne di Cannes è ancora alla caccia della sua prima vittoria ed è difficile recuperare terreno se non ci si impone mai. Il terzo in classifica generale è Francesco Bagnaia, distante 47 lunghezze dal battistrada. Teoricamente, non sono tantissime da recuperare in dieci gare, soprattutto se il portacolori della Yamaha dovesse sbagliare (cosa che non ha ancora fatto). Tuttavia, Pecco sembra agonisticamente ancora acerbo per rappresentare un vero e proprio antagonista nella corsa iridata. Almeno al giorno d’oggi, un domani si vedrà.
La Spagna proprio non ha possibilità di allungare la striscia di titoli? Diciamo che le chance sono risibili. Marc Marquez, al di là dell’impresa del Sachsenring, è ancora in fase di riabilitazione. Joan Mir è quarto nel Mondiale e paga 55 punti a Quartararo. La solidità non è in discussione, ma i picchi di rendimento fanno difetto al Campione in carica. Con queste caratteristiche, vale più o meno lo stesso discorso fatto per Zarco. Al contrario Maverick Viñales alterna prestazioni da primo della classe a lunghi periodi da midfielder di lusso. Peraltro, il ventiseienne catalano avrebbe un rapporto ormai logoro con Yamaha, situazione che non perorerebbe certo la sua causa in un’eventuale sfida contro il compagno di squadra, il quale si trova 61 lunghezze avanti a parità di moto.
Insomma, tutto lascia intendere che Fabio Quartararo possa essere investito del ruolo di Campione del Mondo 2021 in pectore. Vero che vige il detto “chi entra papa in conclave, ne esce cardinale”, tuttavia il conclave della MotoGP è già al giro di boa…
Foto: MotoGPpress.com