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MotoGP, Francesco Bagnaia maestro delle rimonte. Ma per il Mondiale serve un cambio di passo nelle qualifiche

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L’importanza del time-attack. Francesco “Pecco” Bagnaia ha di che rammaricarsi per l’andamento dell’ottavo round del Mondiale 2021 di MotoGP. Il Sachsenring nelle qualifiche non aveva riservato a “Pecco” un riscontro ideale: il decimo posto su di un circuito angusto, che non offre troppe chance di sorpasso, è un handicap notevole. Se a questo si aggiunge anche una partenza poco brillante, si comprende bene che fare meglio di un quinto posto è davvero difficile.

Bagnaia che, dopo aver conquistato prima dell’appuntamento di Le Mans la vetta della graduatoria iridata, non ha brillato come avrebbe dovuto e potuto e in una classe regina sempre più equilibrata non ci si possono permettere controprestazioni al sabato così evidenti. Se si va a guardare, infatti, il rendimento del centauro piemontese della Ducati si nota che, con l’eccezione del primo round e del sesto round, ha sempre mancato la prima fila.

RENDIMENTO NELLE QUALIFICHE E IN GARA DI BAGNAIA NEL 2021
GP Qatar – Pole position/Terzo posto
GP Doha – Sesto posto/Sesto posto
GP Portogallo – Undicesimo posto/Secondo posto
GP Spagna – Quarto posto/Secondo posto
GP Francia – Sedicesimo posto/Quarto posto
GP Italia – Secondo posto/Ritiro
GP Catalogna – Nono posto/Settimo posto
GP Germania – Decimo posto/Quinto posto

Da questi riscontri si possono in parte giustificare le grandi difficoltà del ducatista, che vanno associate ad alcuni errori strategici e in corsa come al Mugello (caduta nelle prime battute). Pertanto, il francese Fabio Quartataro guarda tutti dall’alto con i suoi 131 punti proprio grazie a questa costanza che all’italiano è mancata, non dimenticando che l’appuntamento con il successo di tappa per il pilota nostrano ancora non sia arrivato. 32 lunghezze di ritardo non sono poche, specie se il rendimento del sabato dovesse confermarsi così deficitario anche nel confronto con i compagni di marca Johann Zarco e Jack Miller, che precedono “Pecco” nella classifica generale.

Urge, quindi, uno step in avanti se davvero si vuol impensierire l’alfiere di Iwata in chiave mondiale.

Credit: MotoGP.com Press

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