MotoGP
MotoGP, i precedenti di Valentino Rossi nel GP di Catalogna. Per il Dottore ben 10 vittorie e pagine epiche di storia
Domenica 6 giugno l’autodromo del Montmelò sarà teatro del Gran Premio di Catalogna di MotoGP. La pista edificata a nord di Barcellona è una delle più gradite da Valentino Rossi. Infatti nell’arco della sua carriera il Dottore ha saputo scrivere pagine di Storia, quella con la “S” maiuscola, proprio da queste parti.
Eppure la relazione con il Montmelò inizia nel peggiore dei modi. Nel 1996, in 125cc, il tavulliese non completa neppure un giro, poiché si ritira a causa di un contatto alla partenza. Si rifà ampiamente nel 1997, anno in cui arriva a Barcellona dopo aver già conquistando matematicamente il Mondiale dell’ottavo di litro. Rossifumi gareggia senza pensieri e sbaraglia la concorrenza, vincendo per dispersione.
Il biennio della 250cc è trionfale. Valentino si impone sia nel 1998 che nel 1999. Quest’ultimo successo è il più emozionante, poiché arriva al termine di un lungo braccio di ferro con Toru Ukawa, in quel momento indiscusso leader della classifica iridata, al quale Rossi comincia a guadagnare punti gara dopo gara, sino ad arrivare al successo Mondiale anche nella quarto di litro.
La prima esperienza nella classe regina è sicuramente positiva, poiché nel 2000 il Dottore conclude 3° sotto la pioggia. Nel 2001 si verifica invece uno degli episodi più clamorosi della rivalità Rossi-Biaggi, all’epoca al pinnacolo dell’acredine. In pista i due danno vita a un’intesa sfida, che si risolve con il successo del tavulliese, mentre il romano conclude secondo. Sulla stretta scalinata usata per salire sul podio, Max urta Gibo Badioli, manager e amico di Valentino. Se la spinta sia volontaria o meno, non è dato a sapersi. Di certo c’è che la situazione degenera e i due piloti sono prossimi a mettersi le mani addosso, venendo provvidenzialmente divisi dagli steward.
Nel 2002 c’è un deja vu di quanto accaduto tre anni prima, ovvero un braccio di ferro Rossi-Ukawa vinto dall’italiano. L’edizione del 2003 non è altrettanto felice. Il Dottore tenta la fuga, ma commette un errore e viene sorpassato dalla Ducati di Loris Capirossi. Nel tentativo di riprendere il comando, Valentino sbaglia ancora e stavolta finisce nella via di fuga, scivolando in sesta piazza. Comincia un furibondo recupero, ma si deve accontentare della seconda posizione alle spalle di Capirex, che regala il primo successo di sempre alla Casa di Borgo Panigale.
Il 2004 rappresenta un’altra pietra miliare nelle imprese di Rossi, che al primo anno in Yamaha tiene botta a Sete Gibernau, dotato di una Honda indiscutibilmente superiore. Eppure il Dottore, guidando in maniera clamorosa, riesce ad avere ragione del catalano, guadagnandosi persino un’ovazione da parte dei tifosi del rivale quando controlla una spettacolare derapata. Nel 2005 altro testa a testa con Gibernau, stavolta meno spettacolare, ma non meno intenso. Finisce allo stesso modo, con Valentino in trionfo e Sete alla piazza d’onore.
Nel 2006 arriva un successo relativamente senza problemi, mentre il 2007 è l’anno del triello ingaggiato con la Ducati di Casey Stoner e la Honda di Dani Pedrosa. Rossi stavolta non riesce a spuntarla e si accomoda alla piazza d’onore, dietro all’australiano. Il Dottore conclude secondo anche nel 2008, ma il risultato ha un sapore completamente diverso rispetto a dodici mesi prima. Il tavulliese si qualifica male, ma risale progressivamente la china dalla nona casella, ottenendo così un piazzamento oltremodo soddisfacente, considerate le premesse.
Arriva poi il 2009, l’anno del sorpasso impossibile. L’inizio di stagione è caratterizzato da un grande equilibrio tra Valentino e Jorge Lorenzo, compagni di squadra alla Yamaha. Nelle prime cinque gare entrambi raccolgono quattro podi e… una caduta. Si arriva, quindi, a Barcellona con i due praticamente appaiati nel Mondiale. Quel 14 giugno 2009 a Montmelò i pretendenti all’Iride regalano uno spettacolo pirotecnico, dando vita a uno dei duelli più adrenalinici nella storia, fatto di ripetuti sorpassi e controsorpassi. Nel corso del giro conclusivo lo spagnolo sembra avere avuto la meglio, ma proprio all’ultima curva l’italiano sfida le leggi del buonsenso e soprattutto della fisica, inventandosi una manovra incredibile per passare dove nessuno è mai riuscito a farlo! Il Dottore vince la gara e, con il senno di poi, anche il Mondiale. Infatti da quel momento i valori in campo si modificano, l’equilibrio assoluto viene meno e Lorenzo si ritrova sempre un passo indietro rispetto al compagno di squadra, quasi come se avesse accusato il colpo dell’inconcepibile sorpasso subito.
Insomma, dal 1997 al 2009 Rossi non manca mai il podio, salendo spesso e volentieri sul gradino più alto. La sequenza si interrompe nel 2010, quando Valentino è assente per l’infortunio patito al Mugello. Il biennio in Ducati è infelice, poiché il tavulliese nel 2011 arriva quinto e nel 2012 settimo. Rientrato in Yamaha, il Dottore nel 2013 si deve accontentare del quarto posto.
Il ritorno sul podio avviene nel 2014, quando Rossi rimane a lungo in testa prima di essere sopravanzato dalle due Honda di Marc Marquez e Pedrosa. Un contatto tra i due spagnoli gli consente di guadagnare la piazza d’onore a discapito di Dani. Il risultato è il medesimo nel 2015, seppur arrivato in maniera totalmente opposta. Il Dottore paga a caro prezzo una qualifica mediocre, riuscendo a recuperare sino al secondo posto, senza però essere in grado di raggiungere il compagno di squadra Lorenzo.
Nel 2016 Valentino torna al successo, rimontando prepotentemente dalla quinta casella di partenza, con tanto di sorpasso al dominatore della categoria Marc Marquez. L’affermazione, giunta al termine di una gara semplicemente perfetta, non può purtroppo essere festeggiata come merita a causa della morte di Luis Salom, avvenuta due giorni prima in seguito a un incidente nelle prove libere della Moto2.
Il 2017 è dimenticabile, il tavulliese in piena crisi con le gomme non va oltre un anonimo ottavo posto. Va decisamente meglio nel 2018, anno in cui Rossi arpiona la terza posizione, correndo con pragmatismo. Nel 2019 il Dottore è coinvolto nella clamorosa carambola innescata da Lorenzo al primo giro, dovendosi ritirare. Infine, il 2020 lascia l’amaro in bocca. Valentino è comodamente secondo alle spalle di Fabio Quartararo e il podio numero 200 nella classe regina sembra cosa fatta. Invece il suo GP finisce nella ghiaia, a causa di una caduta generata da un banale errore.
I PRECEDENTI DI ROSSI A MONTMELO’
GP Disputati: 24 (20 nella top-class; 2 in 250cc; 2 in 125 cc)
Vittorie: 10 (7 nella top-class; 2 in 250cc; 1 in 125 cc)
Podi: 17 (14 in MotoGP/500cc; 2 in 250cc; 1 in 125 cc)
Pole Position: 4 (tutte in top-class)
Foto: La Presse